La vampa d’agosto di Andrea Camilleri

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Andrea Camilleri nasce a Porto Empedocle, in provincia di Agrigento, nel 1925.
Da giovanissimo, comincia a lavorare come regista teatrale, mettendo in scena, nel tempo, oltre cento testi.
Collabora poi con la Rai, come autore di vari programmi culturali e fiction trasmesse sia in televisione che alla radio.
In seguito diventa Docente al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma, e per sette anni è titolare della cattedra di regia presso l’Accademia Nazionale di Arte Drammatica “Silvio D’Amico”.
Dopo questa eccellente carriera artistica e varie opere letterarie, nel 1994 Camilleri scrive “La forma dell’acqua”, il primo romanzo che vede come protagonista il commissario Salvo Montalbano. Il successo è immediato.
Il commissario Salvo Montalbano, ormai noto grazie anche al volto di Luca Zingaretti, nella serie televisiva, è soggetto ai primi acciacchi della “vecchiaia” e, come si può dedurre dal titolo, sente un intontimento generale dovuto al terribile caldo estivo.
L’ironia delle situazioni narrate e i personaggi come il mitico Catarè, usciere del commissariato di Vigata, involontariamente comico e un po’ imbranato, portano a leggere il romanzo tutto d’un fiato.
Montalbano, assistito talvolta dalla fortuna, talvolta dalla cattiva sorte, si fa artefice di trucchi e piccole astuzie, scoprendo tanti indizi in quasi ogni pagina e rendendo partecipe il lettore esponendogli i suoi ragionamenti su un misfatto riguardante una casa abusiva…
Non volendovi togliere il piacere di indagare insieme al celebre commissario, mi limito a segnalarvi questo libro. Anzi, tutti i precedenti della serie, perchè sono veramente divertenti!
Lo scrittore utilizza il solito linguaggio, metà  italiano e metà  dialetto siciliano, che rende il libro decisamente scorrevole (per chi lo capisce).
Se questo non fosse il vostro caso, ecco un mini – dizionarietto per cominciare a “tradurre” le frasi di Camilleri…
A vacante = a vuoto
Acchianare = salire, portar sù
Addritta = in piedi
Addrumare = accendere
Addrumiscire = addormentare
Arbulo = albero
Babbiare = scherzare
Cabasisi = modo volgare per dire testicoli…
Camurrà¬a = scocciatura
Catafuttiri = strapazzare
Cataminarsi = muoversi
Farfantaria = bugia
In un vidiri e svidiri = in un battibaleno
Macari = anche
Na picca = un po’
Omo di panza = uomo che sa tenere un sergreto
Pilaja = spiaggia
Revorbaro = revolver
Savuto = salto
Sciddricare = scivolare
Trà sere = entrare
Tutt’insemmula = all’improvviso
Che dire, buona fortuna!

Nicoletta Z.

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