Videogame: quando il gioco diventa dipendenza?

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Nell’attività dello Sportello S-collegati, spazio di ascolto e consulenza psicologica per genitori e ragazzi con comportamenti a rischio di dipendenza da sovrautilizzo di strumenti tecnologici, l’incipit più comune di chi contatta il Servizio è “mio figlio/a è dipendente da internet”.

Ma quando si può davvero parlare di dipendenza? Quali sono i segnali di un comportamento problematico, in cui intervenire prima che si trasformi in una vera e propria dipendenza?

Ad oggi non esiste una definizione universalmente condivisa di dipendenza da internet, tuttavia la ricerca scientifica ha portato a due punti di svolta nell’inquadramento dell’uso problematico dei videogiochi:

  1. l’inserimento nell’ultima edizione del Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali (DSM-5) del Disturbo da Gioco su Internet tra le condizioni che necessitano di ulteriori studi ed esperienze cliniche prima di poter essere formalmente inclusi tra i disturbi riconosciuti e codificati;
  2. il riconoscimento da parte dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) del Gaming Disorder, ovvero della dipendenza da gioco online e l’inclusione della stessa nella classificazione delle malattie (ICD-11).

Tutti gli altri comportamenti online non sono ancora riconosciuti come dipendenze comportamentali, pur esistendo vari comportamenti problematici online.

I criteri per la diagnosi di Gaming Disorder richiedono la presenza di alcuni criteri per almeno un anno e la compromissione nelle aree importanti della vita:

  1. il gioco diventa sempre più una priorità a discapito delle altre attività;
  2. si perde sempre più il controllo sulla durata, frequenza, inizio o intensità del gioco;
  3. si continua a giocare nonostante la presenza di conseguenze negative di un modello di comportamento

Considerando questi criteri, possiamo evidenziare la presenza di alcuni elementi che possono aiutare genitori e ragazzi a riconoscere situazioni di gaming a rischio di diventare una dipendenza:

  • Fallimento nel controllo del tempo speso online: il ragazzo/a gioca sempre più del tempo stabilito, non riesce a smettere di giocare anche se vorrebbe farlo o se il genitore lo invita a farlo.
  • Problemi di umore (ansia, irritabilità, depressione): l’adolescente presenta sempre più sbalzi d’umore, ha un sonno alterato e di scarsa qualità.
  • Bisogno irrefrenabile di accedere ad internet: il ragazzo/a non riesce a rimanere offline nonostante le conseguenze negative sulla sua salute.
  • Conflitti familiari e problemi nella vita sociale: non ha altri interessi oltre al gioco, trascura le altre attività, persino i bisogni primari per continuare a giocare, continua a giocare nonostante le tensioni famigliari, si può notare un peggioramento del rendimento scolastico e la perdita delle relazioni sociali o la difficoltà ad instaurare nuove amicizie.

A chi rivolgersi?

Se desiderate approfondire la tematica, avere maggiori informazioni o prenotare una consulenza, potete rivolgervi a:

Sportello S-collegati

Servizio Dipendenze Treviso “La Madonnina”, 3° piano
Via Castellana 2 – Treviso
Tel: 353 4204911

Servizio Dipendenze Distretto di Oderzo
Via D. Manin 46
Tel: 353 4204911

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