La Festa dei Popoli

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L’11 maggio 2025 a Mogliano Veneto, presso l’oratorio San Carlo, si è tenuta la “Festa dei Popoli”: un progetto che promuove l’incontro tra le varie comunità presenti nel nostro territorio. 

Oltre ai rappresentanti di diversi Paesi, hanno partecipato con alcune attività gli scout e una scuola media, mentre hanno contribuito all’organizzazione lo staff e la classe 2A Linguistico del vicino liceo “Giuseppe Berto”, accompagnata dalle docenti Da Pian e Girardi.

La giornata è cominciata, dopo la Messa tenuta da Don Paolo, con un momento di accoglienza e benvenuto nel quale tutti si sono stretti attorno a una bandiera della Pace per stringerla tra le mani; durante questo momento alcuni ragazzi del liceo hanno intervistato alcune persone per conoscere la loro storia, altri si sono occupati di scattare foto e un altro gruppo ha chiesto a tutti di segnare tramite una puntina il loro paese di origine su un planisfero posto all’entrata della sala dove poi si sarebbe tenuto il buffet.

Per le 13 c’è stato il pranzo all’esterno; al banchetto erano presenti svariati piatti provenienti da tutto il mondo e preparati dai partecipanti, che ci hanno permesso di condividere e conoscere nuovi gusti e persone. Prima di iniziare la seconda attività c’è stato un momento di svago dove si è potuto giocare a vari sport come calcio, pallavolo, basket e ping pong; c’è stata anche una sorpresa, ovvero uno spettacolo con un leone sputa fuoco accompagnato da un canto tipico della tradizione africana che ha colpito tutti. 

Alle 15, mentre i bambini svolgevano un laboratorio creativo durante il quale è stato realizzato un cartellone, all’interno dell’oratorio si è tenuto un momento di riflessione grazie alle testimonianze di alcuni relatori, presentati dai ragazzi del liceo, che hanno scelto di condividere con noi le loro esperienze: Camilla Caputo, appartenente all’associazione “Officina 31021”, la prof.ssa Alessandra Sciurba, alcuni richiedenti asilo ospitati presso il CAS di Oné di Fonte, il professor Antonio Calò e sua moglie Nicoletta Ferrara.

Successivamente c’è stata la possibilità di gustare il tè tipico marocchino assieme a dei dolci. Per concludere la bella giornata, gli studenti hanno presentato alcune letture leggendo dei passi che li avevano particolarmente colpiti e hanno deciso di cantare la canzone di Alvaro Soler “El mismo sol” per lanciare il messaggio che siamo tutti uguali, nelle nostre unicità, sotto lo stesso sole.

Questa esperienza ha permesso a tutti i presenti di vivere una giornata piena di serenità, gioia e allegria, ma soprattutto di profonda riflessione e forte sensibilizzazione.

Noi ragazzi del liceo Berto l’abbiamo trovata estremamente costruttiva per la comunità e ci ha trasmesso un senso di unità e multiculturalità; le esperienze personali e le storie di una vita dura che i testimoni hanno vissuto in prima persona e ci hanno raccontato, ci hanno commosso e toccato nel cuore.

Tutto questo è stato possibile grazie a Don Paolo, alla comunità parrocchiale, allo staff e alle varie associazioni, a cui va il nostro grazie per l’impegno e l’organizzazione di questa giornata.

La classe 2A Linguistico del liceo “Giuseppe Berto”

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