Il 25 novembre al Turazza

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Anche quest’anno il 25 novembre l’atrio della nostra scuola si è vestito di rosso per non dimenticare nessuna vittima, per lanciare il grido d’allarme a tutta la società perché vigili, protegga e prevenga violenze e assassini come l’ultimo che è accaduto in questi giorni. È necessario educare al rispetto e all’ amore tutto l’anno, c’è il bisogno di gridare a gran voce il diritto ad un amore sano, un amore libero, un amore che se ti ama davvero ti lascia andare. Amore non è possesso, amore non è uno schiaffo, amore non è controllo, amore non è gelosia.

Amore è rispetto, è gentilezza, è altruismo, è comprensione, è empatia, è sostegno.

Per questo l’ENGIM Turazza si è dedicato nel mese di novembre ad attività volte a contrastare ogni forma di violenza: temi in classe, film come “il colore Viola”, discussioni partendo dagli articoli di cronaca, installazioni come quella di una gigantesca panchina rossa; siamo convinti infatti che le rivoluzioni culturali si facciano a partire dai banchi di scuola.

Alcuni allievi ci hanno letteralmente “messo la faccia”, prestandosi come modelli per delle foto che sono diventate dei segnalibri con scritto il numero antiviolenza 1522; le foto sono servite anche alla realizzazione di un video in cui veniva declamata la potente poesia “Se domani tocca a me, voglio essere l’ultima” composta da Cristina Torres Cáceres.

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