Stai attento e prendi appunti

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Man hand with pen writing on notebook.

Ho sentito spesso genitori ed insegnanti esortare, in toni ammonitori, i ragazzi con queste parole. Ma chi le pronuncia è così sicuro che questi ragazzi siano in grado di farlo? E’ stato mai insegnato loro? Sinceramente non ho mai sentito un’alunna affermare “stamattina il prof ci ha insegnato a prendere appunti”. In effetti praticamente nessuno insegna a farlo, la si considera una cosa scontata talmente ovvia da non meritare l’attenzione di cui invece necessita.

A cosa serve prendere appunti? La risposta è semplice: annotarsi e acquisire i concetti principali esposti dal docente, per poi ritrovarli nel libro di testo in modo da completarli, oltre che per verificare se sono esatti ma anche per scriversi note che il docente aggiunge all’argomento e che il libro non prevede, magari utili a rendere l’argomento stesso più comprensibile e pure più piacevole.

Chiariti i motivi per i quali prendere appunti serve chiarire ora come farlo. Prendere appunti implica, in primo luogo, la capacità di rimanere concentrati, insomma attenti a quello che l’insegnante espone. Può apparire una premessa scontata ma non è così: ascoltare a pezzi implica riuscire ad appuntare solo pezzi dell’argomento, senza garanzie di cogliere e comprendere il discorso nel suo complesso. Purtroppo, in ragione della sua natura, l’attenzione non è facile da lasciare ancorata alla voce del docente, in relazione ai mille fattori di disturbi in classe ai quali si aggiungono i pensieri all’interno della testa di ogni singolo allievo. Sussiste poi un altro elemento importante: la capacità di individuare gli argomenti davvero rilevanti che compongono quella che potremmo definire l’ossatura del discorso e che io amo paragonare alla porzione principale di un albero, vale a dire il suo tronco, solo in un secondo momento, infatti, aggiungeremo via via gli elementi aggiuntivi che rappresentano i rami, le foglie e i fiori dell’albero.

Prendere appunti implica ascoltare, comprendere e decidere quali sono i punti di maggior rilievo, scriverli e, allo stesso tempo, ascoltare quanto il docente continua a dire. Malgrado il prendere appunti sembri quindi una cosa banale, nella realtà non lo è, quindi quando il vostro allievo o vostro figlio non lo fanno o fanno male, assicuratevi intanto che lo sappiano fare.

Alessandro Fort
Psicologo formatore, scrittore e docente

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