Intervista agli studenti-atleti

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All’istituto G. Mazzini esiste un progetto che riconosce l’impegno e il sacrificio di quei ragazzi che impiegano tempo ed energie nello sport. I ragazzi che praticano sport a livello agonistico vengono supportati dal Progetto “studente atleta”. Con questa intervista vogliamo condividere i benefici che tale progetto apporta, favorendo le scelte e le ambizioni dei nostri compagni atleti. Ringraziamo Matteo Torre, Marta Peres, Giorgia Centenaro, Tommaso Magoga Filippin

Come hai iniziato a fare sport e che significato ha per la tua vita (presente e futura)?

Matteo: ho iniziato a fare sport quando avevo 4 anni iniziando con il basket che tutt’ora pratico. A settembre dell’anno scorso ho cambiato squadra e sono andato alla UEB Cividale in U17 Eccellenza. Il basket è uno sport che mi aiuta ad essere più responsabile, attivo e un’opportunità per conoscere altre persone che abitano in altre regioni o anche all’estero.

Marta: ho iniziato a nuotare all’età di 5 anni e sono entrata subito in agonismo. Mia mamma mi ha fatto fare i corsi fin da piccolissima. Ormai il nuoto ha raggiunto un ruolo molto importante nella mia vita, infatti spero che in un futuro possa diventare un lavoro. Mi alleno sei volte a settimana, più le gare; è un grande impegno ma che faccio molto volentieri. Ormai da 4 anni faccio circa la stessa routine: casa-scuola, scuola-piscina, piscina-casa.

Giorgia: la ginnastica artistica ha iniziato a fare parte della mia vita da quando avevo quattro anni. Mi ci sono avvicinata perché mia sorella più grande la praticava già da qualche anno e mia mamma a sua volta l’aveva praticata quando era giovane. Dire che la ginnastica artistica è tutta la mia vita sarebbe sbagliato, perché al di fuori della palestra c’è ben altro: ci sono gli amici, la scuola e altri hobby. La ginnastica quindi è la mia più grande passione, è la disciplina che mi spinge a migliorarmi ogni giorno e superare i miei limiti. Fino ad oggi mi ha insegnato ad alzarmi da qualsiasi sconfitta o infortunio, ha rivelato le parti più belle e le più brutte del mio carattere, su cui sto lavorando molto. In futuro vorrei che la ginnastica fosse un modo per andare a studiare in un college americano e conciliare anche lì sport e università.

Ad oggi però non vorrei mai diventare allenatrice, preferirei, una volta terminata la mia carriera da atleta, scoprire nuovi ambiti e cimentarmi in esperienze diverse.

Tommaso: ho iniziato praticando diversi sport ma tra tutti quello che mi ha appassionato fin da subito è stata la pallavolo e dall’età di 10 anni fino ad oggi mi ha occupato molto, circa tre-quattro allenamenti con due partite a settimana. Da due anni sono impegnato in campionato di serie C, quest’anno quasi in promozione in serie B.

Come riesci a conciliare la scuola con lo sport agonistico? Come ti aiuta il progetto “studente atleta”?

Matteo: il venerdì faccio videolezione e ho la possibilità di programmare verifiche e interrogazioni. Grazie a queste modalità riesco a conciliare lo sport con la scuola, rispetto ad altre scuole che invece non permettono questi progetti.

Marta: quest’anno ho dovuto cambiare scuola per il poco aiuto che mi davano nel nuoto, mentre qui al Mazzini mi aiutano molto, infatti mi lasciano i permessi e le assenze per motivi sportivi sono giustificate.

Il tempo per studiare è poco, sfrutto molto i weekend quando non ho gare e se serve studio anche dopo cena.

Giorgia: il progetto “studente-atleta” è molto utile perché permette di avere le interrogazioni programmate in modo da non farle coincidere con i periodi delle gare, ci fa avere i permessi per eventuali allenamenti, gare o collegiali durante il periodo scolastico e ci impedisce di avere più di una verifica al giorno. Personalmente trovo che sia un progetto più che utile che sostiene gli alunni e dimostra loro un grande appoggio scolastico.

Però difficilmente usufruisco di queste agevolazioni, mi capita ogni tanto, ma cerco sempre di mantenermi al passo soprattutto con le verifiche e io stessa decido di prepararmi per più test a giornata. Lo faccio perché sono sempre stata organizzata e nel bene e nel male sono sempre riuscita a trovare un equilibrio tra scuola e sport. Negli anni ho imparato a portarmi avanti con lo studio.

Tommaso: l’organizzazione della scuola inizialmente è stata complicata.

Poi con gli anni ho avuto modo di organizzare meglio lo studio con gli allenamenti, uscite con gli amici e la famiglia. Il progetto studente atleta mi ha aiutato parzialmente in quanto non tutti gli insegnanti hanno aderito.

La programmazione delle interrogazioni è stata fondamentale soprattutto nella parte conclusiva dell’anno scolastico.

Da queste interviste possiamo dedurre che lo sport è un elemento fondamentale della vita di alcuni ragazzi e ragazze, anche se raggiungere certi livelli e traguardi diventa complicato. Per questo motivo attivare un progetto come quello dello “studente-atleta” è importante, in quanto aiuta le persone che praticano sport a livello agonistico a conciliare la loro passione con lo studio.

Massimo Marazzato, classe 3^ LES

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