Tre studenti del Planck al NHSMUN 2022 a New York

0
553

Per la prima volta, l’istituto Max Planck di Villorba, in convenzione con l’associazione WSC Italia Global Leaders, ha dato la possibilità ad un gruppo di studenti di prendere parte al NHSMUN (National High School Model United Nations) a New York City, ovvero una simulazione che coinvolge ogni anno migliaia di ragazzi da tutto il mondo che diventano attori di procedure burocratiche e di risoluzioni simulate dell’ONU.

Siamo Giovanni, Pietro e Lorenzo ed ora vi racconteremo la nostra avventura al NHSMUN 2022!

Il nostro percorso è cominciato con un corso di formazione di 36 ore condotto da esperti dell’associazione al fine di spiegarci la struttura della simulazione nonché gli attuali sviluppi della geopolitica.

Fast forward al giorno della partenza, alle 6 del mattino di sabato 19 marzo siamo già in piedi per partire alla volta di Milano Malpensa. Una ventina di ore dopo, sfiniti dal viaggio ma eccitati per la settimana che avevamo davanti, stavamo crollando all’hotel Sheraton di Times Square. Abbiamo passato i primi giorni a visitare la città con due tutor dell’associazione. Ancora reduci dal jet lag, abbiamo fatto visita alla Statua della Libertà seguita da una passeggiata da Wall Street al Ground Zero per terminare con il ponte di Brooklyn. E’ stato un giorno denso di attività e molto stimolante che ha preannunciato una settimana altrettanto ricca. Dopo un altro giorno di svago, martedì è iniziato il vero e proprio progetto, evento marcato dalla pomposa Opening Ceremony all’hotel Hilton. La sera stessa, abbiamo aperto le danze con la prima Committee Session, durante la quale abbiamo preso parte ai primi dibattiti e scelto il topic che avremmo discusso per i giorni a venire.

Come abbiamo detto il NHSMUN simula l’ONU, e il suo scopo è quello di trovare una soluzione a una problematica (topic) tramite una serie di sessioni in cui si dibatte, si formano blocchi, si fanno discorsi e si presentano mozioni. Durante i tre giorni di sessioni, abbiamo avuto modo di confrontarci con ragazzi provenienti da realtà molto diverse dalla nostra nonché di capire il funzionamento dei processi burocratici dell’ONU. Ognuno di noi era in una delegazione composta da due studenti che rappresentavano un paese in un determinato organo delle Nazioni Unite, come l’Assemblea Generale o il Consiglio di Sicurezza. Noi costituivamo le delegazioni del Burundi per l’UNCTAD e l’UN-HABITAT.

Il lavoro di commissione non è stato semplice. Tre ore di sessione alla volta, con più di cinquanta delegazioni che cercano di fare i loro interessi, non sono una passeggiata a Central Park. Siamo rimasti positivamente colpiti dal clima di serenità e professionalità che si instaurava nelle varie commissioni. Le amicizie che abbiamo stretto, i rapidi scambi di battute e bigliettini (note passing) alleggerivano certamente l’esperienza rendendola allo stesso tempo più divertente. Dopo svariati discorsi, abbiamo scritto un Working Paper, un documento con proposte per una risoluzione, con il nostro blocco di nazioni. Infine, abbiamo elaborato delle Draft Resolutions, ossia le risoluzioni vere e proprie, per poi andare alle urne per decidere quali far passare, dopo aver votato su vari emendamenti.

Il sabato abbiamo assistito alla Closing Ceremony durante la quale abbiamo potuto dare un ultimo saluto agli amici d’oltreoceano. Il pomeriggio siamo andati a Chinatown e Little Italy per poi finire sulla terrazza più alta dell’emisfero occidentale, il The Edge. La sera stessa abbiamo festeggiato in una sala presa in affitto a una discoteca. Il giorno seguente, purtroppo, abbiamo dovuto fare i bagagli e salutare la Grande Mela dopo una settimana piena di esperienze altamente formanti e stimolanti. Cosa ci rimarrà da questa esperienza? Sicuramente abbiamo messo alla prova il nostro inglese operando in un contesto multiculturale, inoltre abbiamo snocciolato i vari processi delle Nazioni Unite. Per poterlo fare, ci siamo messi in gioco esercitando il public speaking, attività che ci ha certamente reso più sicuri di noi stessi. Di certo non ci dimenticheremo di questa incredibile avventura e di tutto il bagaglio di esperienze che ci siamo portati a casa.

Previous articleIl Max Planck Team si aggiudica la First Lego League Italia Challenge
Next articleProgetto Peer Tutoring

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here