L’UAT in collaborazione con il Comune di Treviso, l’Unità Operativa Prevenzione Violenza e la Consulta Provinciale degli Studenti hanno promosso il progetto “Violenza di genere – generazioni a confronto” con l’intento di creare un percorso di formazione per docenti e studenti. Nella nostra scuola il progetto è stato proposto alle classi del triennio ritenendo che gli studenti a questa età abbiano raggiunto un livello di maturità tale per cui possano comprendere appieno il tema.
La violenza di genere è un problema sociale complesso e radicato nella cultura del nostro paese ma non solo. Di fronte ai tanti casi di violenza verso le donne l’attenzione e gli interventi per affrontare questo fenomeno si sono diffusi, attivando vari servizi a disposizione delle vittime ma soprattutto cercando di promuovere progetti che possano nel tempo creare un cambiamento culturale, soprattutto nelle nuove generazioni. È proprio in questa prospettiva che si inserisce il progetto “Violenza di genere – generazioni a confronto”, con l’obiettivo di prevenire la violenza di genere nei giovani e formare le nuove generazioni affinché siano più consapevoli e capaci di creare relazioni sane e rispettose. Nella classe terza il progetto è iniziato nel mese di ottobre, coordinato dalla professoressa Archimede, dedicando al tema già 10 ore di formazione, che comprendono una parte iniziale introduttiva, seguita da una parte di approfondimento. Inizialmente il docente ha fornito delle informazioni di base sul tema con una modalità che dava spazio a riflessioni e a sotto-temi a cui la classe era interessata; successivamente abbiamo assistito ad alcuni webinar online tenuti da professionisti del settore e giuristi che ci hanno dato una panoramica più completa. Noi studenti non ci siamo solo fermati ad ascoltare gli interventi ma anche a porci delle domande e quindi a riflettere in autonomia. Questi sono alcuni degli interrogativi su cui abbiamo discusso, in particolare durante il Convegno organizzato in occasione della “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne” il 25 novembre, che ha visto partecipare il nostro Istituto insieme ad altre scuole del territorio:
– Le soluzioni che sono state trovate fino ad ora per arginare la violenza di genere non sono sufficienti: come è possibile un cambiamento del pensiero e del sentire collettivo?
– Se una nostra amica è vittima di violenza fisica ma non riesce ad allontanarsi, possiamo fare qualcosa per lei senza metterci in pericolo?
-Come dovrebbe intervenire il legislatore per permettere alle forze dell’ordine di arginare gli atti di violenza di genere in modo più efficace?
-È mai esistita una cultura senza violenza di genere? Com’era organizzata? Se non è mai esistita, quali sono i motivi comuni? E se siamo solo noi ad avere questo problema, cosa differenzia la nostra epoca (XX e XXI secolo) dalle altre?
Questa è solo la prima parte del progetto, che si concluderà a fine anno scolastico; l’aspettativa è che a quel punto ci sia stata una completa sensibilizzazione sulla violenza di genere e si presuppone anche lo sviluppo di idee proprie e personali relative al tema.
Massimo Marazzato – Classe terza