Scuola di reportage “Goffredo Parise”

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Che cosa bisogna davvero raccontare, fin dove ci si deve spingere, come selezionare le fonti?

Si è inaugurata venerdì 10 dicembre 2021, negli spazi di Santa Caterina a Treviso, la Scuola di Reportage Goffredo Parise, ideata da Antonio Barzaghi e Maria Rosaria Nevola. A partecipare sono 46 studenti provenienti da quattro Istituti Scolastici trevigiani, il Liceo Duca degli Abruzzi, il Collegio Pio X e il Liceo Leonardo Da Vinci di Treviso e il Liceo Berto di Mogliano Veneto.

La prima due giorni, venerdì 10 e sabato 11 dicembre, è stata un’immersione nel mondo del reportage, attraverso il confronto con gli studenti, la decisione condivisa dei temi che saranno sviluppati e la visione di video realizzati da grandi emittenti nazionali e internazionali.

Sostenuta dalla Regione del Veneto, dalla Provincia di Treviso e dai Comuni di Treviso, Salgareda, e Ponte di Piave, dal Soroptimist International – Club di Treviso e da Banca Prealpi, la scuola durerà fino a maggio 2022 e darà l’opportunità agli studenti di acquisire le prime competenze teoriche e pratiche necessarie per realizzare un mini-reportage audiovisivo.

Guidato da Lisa Iotti, giornalista ed autrice di docufiction per «Rai 3» e «Sky», inviata per PresaDiretta, già vincitrice dell’edizione 2019 del Premio Parise con l’inchiesta Iperconnessi, il gruppo di lavoro coinvolge giornalisti, videomaker, montatori. Docenti saranno Antonella Serrecchia, content producer per Chora, società di podcast fondata da Mario Calabresi, Alessandra Frigo, autrice di Le Iene dal 2014 e ora a Piazzapulita, dove cura l’ideazione e la realizzazione dei servizi video, Massimiliano Torchia, videomaker di PresaDiretta. E ancora Sebastiano Mancinelli, editor del programma Piazzapulita, e Riccardo Staglianò, giornalista, saggista, studioso di nuove tecnologie e del loro effetto sulla società, inviato per Il Venerdì di Repubblica.

Tra gli scopi della Scuola, oltre alla realizzazione di un racconto-inchiesta, c’è anche quello di imparare a lavorare insieme. I ragazzi lavoreranno in due gruppi, a loro volta suddivisi in quattro sottogruppi, ciascuno dei quali realizzerà una parte del reportage. Ai due gruppi verranno assegnati due temi a cui gli studenti dovranno lavorare, coordinati dal professore responsabile del loro istituto. Le lezioni teoriche si alterneranno a esercitazioni pratiche, girando immagini, interviste e sperimentando sul campo le diverse fasi che portano alla realizzazione del reportage. Ogni pezzetto girato dai singoli gruppi diventerà un grande racconto collettivo. Gli studenti si misureranno quindi con il mestiere del videomaker che richiede non solo di sapere come funzionano telecamera, luci e microfono, ma anche come mettere a proprio agio le persone da intervistare. La fase di montaggio sarà portata avanti direttamente sui materiali girati dai partecipanti che impareranno a dare una struttura al video, a tagliare le interviste e a lavorare sulla corrispondenza tra immagini e testo, con attenzione all’uso delle musiche, dalla colonna sonora all’audio ambiente.

Per informazioni: Antonio Barzaghi – T 3357060798 – barzaghi.tv@gmail.com

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