Coro “Voci del Besta”: l’esibizione a Santa Caterina

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Costruendo ponti tra Sardegna e Veneto

Sabato 5 ottobre presso il Museo Santa Caterina di Treviso il Coro d’Istituto “Voci del Besta” ha contribuito ad erigere il “Ponte Musicale tra la Sardegna ed il Veneto” voluto dal Circolo Culturale “Amicizia Sarda” di Treviso in collaborazione con Comune, Scuole e Associazioni. Il Circolo Culturale da tempo ha apprezzate collaborazioni con questi enti e propone iniziative culturali nel territorio al fine di diffondere la conoscenza di saperi e sapori sardi nel nostro territorio.

L’evento ha dato l’opportunità agli studenti di alcune scuole trevigiane, tra cui le classi IIA e IVB dell’IIS “F. Besta”, di conoscere, ascoltare e anche provare alcuni preziosi ed antichi strumenti musicali veneti (cornamuse, flauti, pifferi) e sardi (Launeddas, Benas Sulittu a corda, Kiterra battente dieci corde, Kiterra Barocca dodici corde, Strumenti a Percussione, Tamburo di Gavoi, Mantice fisa, organetto, ecc…).

Momento centrale dell’evento sono state le esibizioni del gruppo “Prendas” (Sardegna), del Circolo Musicale di Tarzo (Veneto) e del Coro “Voci del Besta” (I.S. “Fabio Besta” di Treviso).

Dal 2020 l’IIS “F. Besta” offre a studenti e docenti un luogo di aggregazione, espressione corale e armonizzazione. Nato subito dopo la pandemia dalla volontà di ritrovare nella musica socialità e serenità dopo un periodo davvero difficile, il coro “Voci del Besta” è un felice esempio di integrazione verticale nell’ambito scolastico. Grazie al forte sostegno della Dirigente Renata Moretti e all’abile direzione del maestro Gianluca Viola, il coro “Voci del Besta” riunisce studenti e docenti in un abbraccio Gospel, non disdegnando altri generi, tra cui i generi più tradizionali e anche il folkloristico.

L’occasione della celebrazione del “Ponte musicale tra Sardegna e Veneto” ha visto il coro alternare alcuni brani del repertorio Gospel, ad un canto della tradizione veneta come “Me Compare Giacometo”, oltre che al dolcissimo canto, “Non potho reposare”, espressione del cuore sardo.

Le sorelle Sertolli e una docente dell’Istituto, componenti del Coro, ci aiutano ad entrare nello spirito della serata.

Il concerto è stato un momento dove abbiamo potuto realizzare uno scambio culturale con la Sardegna, posto magnifico composto da persone altrettanto magnifiche.
È stato molto bello anche imparare una canzone della loro tradizione, con un significato così profondo e bello.” (Anduela Sertolli, studentessa IVD, IIS “F. Besta”)

“Il Circolo Culturale “Amicizia Sarda” ci ha permesso di immergerci in una terra bellissima e piena di meraviglie. Questa esperienza ci ha fatto sentire connessi con la cultura, le canzoni, i balli, le risate, il cibo, ma soprattutto con i nostri cuori, perché l’atmosfera creatasi sabato ci ha fatto sentire tutti a casa, come fossimo una grande famiglia.” (Alisa Sertolli, studentessa IIIB, IIS “F. Besta”)

Non c’è nulla di tanto forte come l’armonia che si può creare attraverso il canto a più voci. In classe noi insegnanti cerchiamo la sintonia con i nostri studenti per dar vita alla grande armonia della vita e nell’esperienza del coro davvero raggiungiamo il nostro obiettivo. L’esperienza del coro ci facilita le relazioni e impariamo a contare gli uni sugli altri per raggiungere insieme un obiettivo. La partecipazione a questa serata di unione interregionale ci ha offerto l’occasione di metterci subito in gioco e “suonare la carica” per il nuovo anno scolastico. Inoltre scoprire le radici comuni negli strumenti antichi sardi e veneti ci ha fatto capire che l’unione supera le latitudini e che il canto e la musica sono un linguaggio universale. (Marta Basso, docente IIS “F. Besta”)

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