“Tavolo per la sicurezza stradale” della Provincia

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Coinvolti gli studenti del Planck

Gli incontri formativi sulla sicurezza stradale organizzati dalla Provincia di Treviso all’auditorium di Sant’Artemio si sono aperti il 4 novembre 2022 con la partecipazione di dieci classi quinte Itis e Liceo scientifico dell’istituto Planck. Ancora una volta l’iniziativa finalizzata alla prevenzione degli incidenti, colpisce nel segno e coinvolge attivamente i ragazzi facendoli riflettere.

Ecco la testimonianza di Irene del Luca della 5^ A Liceo delle scienze applicate Planck.

La partecipazione al “Tavolo per la sicurezza stradale” organizzato dalla Provincia di Treviso ci ha coinvolto attivamente e profondamente. A tratti la conferenza è stata cruda ma veritiera. Diffondere la cultura della sicurezza e creare una maggiore consapevolezza sui rischi connessi alla guida attraverso la proiezione di foto, video e testimonianze forti hanno fatto centro nelle nostre coscienze.

Ne ho tratto un grande insegnamento: la scarsa consapevolezza rispetto a comportamenti scorretti che compiamo quotidianamente, la distrazione e l´egocentrismo, sono causa di rischio concreto quanto l´eccesso di velocità o un sorpasso azzardato. Banalmente, quindi, scendere aprendo lo sportello a sinistra, sul lato verso la strada ci può mettere a rischio di essere investiti, oppure non indossare il casco per la fretta o non allacciare la cintura durante una manovra che sottovalutiamo, sono gesti che possono risultare fatali. Le cifre, proiettate durante la conferenza, non lasciano dubbi: ci “parlano” e ci gridano “aiuto!”: nel 2021 (secondo dati ISTAT) sono avvenuti 151.875 incidenti, con un aumento del 28,4% rispetto all’anno precedente, ci sono stati 204.728 feriti (più 20%) e 2.875 vittime (più 28%). Dietro a questi numeri, oltre al costo sociale che non è da sottovalutare, ci sono persone e famiglie con tragedie che non finiscono con l´evento ma si protraggono nel tempo, a volte per tutta la vita. L´imperativo, quindi, è di non limitarsi soltanto a rispettare passivamente il codice della strada, bensì di sforzarsi in prima persona per cambiare le cose, per arginare la piaga degli incidenti sempre più frequenti sulle nostre strade. Posso affermare che questo progetto di educazione stradale che viene divulgato nelle scuole trevigiane, oltre ad aprirci gli occhi su tematiche talvolta sottovalutate ci insegna che la prudenza deve essere sempre e dovunque la nostra compagna di viaggio.

Irene De Luca 5^ AL

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