Tirocinio Erasmus+, una testimonianza diretta

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Siamo un gruppo di sei studenti di scuola superiore che hanno viaggiato dall’istituto IES Federica Montseny di Fuenlabrada (Madrid) a Treviso per svolgere un tirocinio Erasmus+ presso l’associazione ETV EuroTreviso.

Sono passati circa due mesi da quando siamo arrivati a Treviso. Siamo atterrati all’aeroporto di Venezia non sapendo cosa ci aspettava in questa avventura. Durante il nostro primo giorno a Treviso ci siamo ritrovati appiedati a Porta San Tomaso, a causa di un disguido con il tassista, e abbiamo dovuto camminare carichi di valigie per raggiungere l’alloggio nel quale avremo soggiornato durante la prima settimana.

Durante questa prima settimana, approfittando del fatto che non avevamo ancora iniziato il tirocinio, abbiamo provato la pizza italiana e ci è piaciuta molto. Abbiamo provato anche la bevanda tradizionale veneta, ovvero lo spritz, al cui sapore non eravamo abituati, e non ci è piaciuto. Abbiamo anche colto l’occasione per conoscere un po’ di più Treviso, passeggiando per il centro, all’interno delle mura che circondano la città.

La prima settimana è stata particolarmente dura e stressante per la difficoltà di trovare un nuovo alloggio in cui stare per i successivi due mesi, sembrava un’impresa impossibile. Ma alla fine, fortunatamente, siamo riusciti a trovare un posto dove soggiornare e abbiamo potuto tirare un sospiro di sollievo.

Quello che ci ha colpito di più dell’Italia sono state le differenze culturali. All’inizio ci è stato un po’ difficile capire lo stile di vita italiano, come, ad esempio, gli orari diversi da quelli spagnoli, perché qui in Italia tutto chiude prima rispetto alla Spagna, compresi bar, ristoranti, negozi, discoteche, ecc. Anche per quanto riguarda la cucina, nonostante ci siano similitudini con quella spagnola, la maggior parte dei piatti italiani è a base di pasta, riso e cibi a base di farina.

All’inizio, una delle cose più complicate è stata la lingua. Pur essendo simile alla nostra molte parole non riuscivamo a capirle (e non tutti parlano inglese), ma piano piano ci siamo abituati e ora riusciamo a cavarcela con un livello base di italiano, capiamo un bel po’ di cose e siamo in grado di rispondere a domande e sostenere semplici conversazioni.

Dal nostro punto di vista, questa esperienza si sta rivelando utile sotto molti aspetti: stiamo imparando a vivere da soli in un paese straniero, oltre che imparare una nuova lingua e conoscere un diverso stile di vita e un’altra cultura. Abbiamo anche avuto modo di conoscere tante persone che ci hanno fatto scoprire punti di vista diversi e ci hanno insegnato altri modi di vivere, nonostante fosse difficile per noi adattarci al cambiamento ed essere indipendenti.

Attraverso questa esperienza abbiamo dovuto imparare ad organizzarci e ad essere responsabili, a prepararci da soli da mangiare, a gestire le spese, a cercare un alloggio e ad imparare a relazionarci, tutto questo in un paese che non è il nostro.

Alex: “Per me è stata un’esperienza molto positiva che mi ha permesso di imparare a essere indipendente, conoscere un’altra cultura e uscire dalla mia comfort zone. La consiglierei a chiunque abbia l’opportunità di vivere un’esperienza del genere.”

María: “È un’esperienza indimenticabile in cui cresci molto personalmente e non smetti di imparare, tutti dovrebbero avere questa opportunità una volta nella vita, goderne e viverla al 100%.”

Lucía F.: “Consiglierei questa esperienza a tutti perché è un’opportunità per imparare cose nuove, conoscere molti luoghi e, soprattutto, imparare a badare a sé stessi.”

Mario: “Volevo trovare un posto che mi offrisse un’esperienza diversa dalla vita da studente e dalla monotonia, e quello che ho trovato mi ha sorpreso molto positivamente, quindi lo consiglio a chiunque abbia l’opportunità di farlo.”

Lucia C.: “Penso che sia un’esperienza molto bella che ti fa crescere personalmente e professionalmente e ti aiuta a uscire dalla tua comfort zone, visto che non abbiamo mai vissuto in modo indipendente. È importante viaggiare e scoprire nuovi paesi, culture, persone, usi e costumi…”

Amanda: “Dal mio punto di vista, questo Erasmus+ mi ha aiutato a crescere come persona, rendendomi molto indipendente; non avrei mai pensato che questa esperienza avrebbe cambiato così tanto il mio modo di vedere la vita e di incontrare così tante nuove persone. Senza dubbio, questa esperienza è indimenticabile e molto divertente.”

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