Giornata del ricordo

0
416

Un’ospite speciale alla Scuola Collodi

La scuola Primaria non affronta più nel suo curricolo di Storia la storia moderna e contemporanea, tuttavia il Calendario Civico impone di riflettere su momenti importanti del nostro recente passato ad esempio nelle giornate della MEMORIA e del RICORDO con un approccio di costruzione della coscienza civica dei bambini di fronte a fatti come le persecuzioni popoli come furono quelle condotte contro gli Ebrei in Europa e contro gli Italiani in Istria.

Inoltre appartiene alla metodologia della Storia, già nella scuola Primaria, lavorare sulle “FONTI” intese come punto di partenza dell’indagine storica stessa.

Ecco allora l’importanza delle interviste ai testimoni che con la loro narrazione ricca di umanità e ricordi consentono la costruzione di un ponte con le nuove generazioni accendendo nei bambini un’attenzione umanissima a fatti che altrimenti potrebbero restare per loro lontani, difficili ed astratti.

In occasione della GIORNATA del RICORDO nella classe 4^ della Scuola Primaria C. Collodi dell’I.C.5-Coletti, i bambini hanno potuto ascoltare la narrazione di una “bimba” di 85 anni che ha ricordato la sua esperienza di Profuga Giuliana. Nonna Pina ha raccontato ai bambini la sua esperienza di bambina prima della guerra, serena e felice, a Fiume in Istria. Allo scoppio della guerra tutto iniziò a cambiare, lei stessa assistette al rapimento da casa di una famiglia ebrea di vicini. A sua volta lei trovò rifugio in una colonia marina che le risparmiò molti orrori della guerra al termine della quale tuttavia, dovette scegliere e fuggire verso l’Italia visto che l’Istria non vi faceva più parte.

Ecco allora il viaggio pieno di incognite, l’apprensione di profuga che lasciava dietro sé la casa, le amiche, la vita intera e l’arrivo a Treviso nel 1946, una Treviso a sua volta bombardata che pure umanamente seppe accogliere anche questi sfollati che nulla avevano potuto portare con sé, se non la voglia di ricominciare. E il nuovo legame con la città che l’aveva accolta.

L’incontro si è svolto in un clima di intensa partecipazione da parte dei bambini:

“Maestra io invidio un po’ la nonna Pina che ha avuto così tante avventure importanti”

“Ma come facevano a vivere senza il riscaldamento?”

“Ma non pensavo che Treviso era tutta distrutta”

“Ma perché nessuno li difendeva?”

La narrazione è stata chiaramente sostenuta anche da foto e documenti d’epoca che hanno consentito ai bambini di visualizzare luoghi e fatti altrimenti estranei.

È stato un momento importante per capire, per incontrarsi, per non dimenticare e per lasciar nascere in ognuno il germoglio della solidarietà.

Ins. Anna Cremona

Previous articlePer mano con i nonni si vola lontano
Next articleNoi “urbenauti”

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here