Togliere il ciuccio: consigli e strategie

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Cheerful, happy kid boy with blue pacifier lying on pink background.

La mamma di una bambina di quasi 4 anni ci chiede un consiglio su come poter togliere il ciuccio alla piccola senza creare troppi traumi.

Sempre più precocemente pediatri e dentisti consigliano ai genitori di togliere ciucci e biberon, intorno ai 2 e 3 anni, questo per evitare problemi ai denti o nel linguaggio. Ma, ben sanno, i genitori il valore che racchiude in sé questo oggetto. Per molto tempo è stato usato dal bambino per rassicurarsi, “maternarsi”, sopperire alla noia, scaricare tensioni…

L’idea di togliere il ciuccio spaventa molto il genitore perché pensa che il bambino non sia in grado di trovare nuove strategie. Molte volte, soprattutto quando è molto piccolo, effettivamente il bambino fa fatica a trovare risorse proprie e per questo va aiutato da noi adulti. Per prima cosa dobbiamo ripensare ai momenti in cui allattavamo il nostro piccolo, con il seno o tettarella, per ricordarci cosa le sue mani facevano nel frattempo. Esiste infatti un forte legame tra piacere della zona orale e il contatto con le mani. Ad esempio molti bambini si aggrappano al vestito della mamma, o alle catenine, o accarezzano parti della pelle… Continuano poi questo piacere anche mentre succhiano il ciuccio, a volte sono gesti impercettibili ma molto importanti quando noi lo andiamo a togliere perché cerchiamo di rafforzare questi comportamenti in sostituzione. Ad esempio diremo al bambino: ora non hai più il ciuccio ma puoi dormire con questo piccolo straccetto che ti tiene compagnia… o puoi sentire come è morbida e liscia la tua manina in questo punto… Se il ciuccio è invece usato spesso per sopperire alla noia, dobbiamo cercare di stimolare di più il bambino con giochi o esperienze interessanti. Tra i due e tre anni i bambini amano molto giocare con l’acqua facendo travasi con vari contenitori, da piccolissimi a grandi con buchi, usando spugne o cannucce per fare le bolle soffiando. Oppure offrendo del pongo morbido o pasta sale da tagliare, impastare, infilare piccoli bastoncini… Sono però anche nella fase dell’esplosione della motricità, in particolare amano saltare. Per questo si può abbassare i cuscini del divano e porli davanti sopra un tappeto e permettergli di fare dei bei salti in profondità. Inoltre a questa età (e per sempre!) amano trovare degli spazi per creare casette e piccoli rifugi. Da costruire sono molto semplici, basta uno stendino con sopra un grande lenzuolo o una lunga tovaglia sopra al tavolo, mettete qualche cuscino sotto e il gioco è fatto!

Ma come fare per toglierlo? Prima di tutto siate sinceri!!! Si sentono delle storie incredibili raccontate ai bambini per farlo sparire: “L’ha preso il topolino o il lupo o qualsiasi animale esistente…” “L’ha rubato una strega, un uomo cattivo…” “E’ caduto nel water..!!” Ritengo che frasi del genere più che rassicurare il bambino gli creino nuove paure. Pensare che un oggetto così caro sia ora nelle mani di qualcuno di cattivo, sconosciuto, tra lo sporco… Vi propongo invece di comprare insieme al bambino una scatolina con lucchetto, dirgli che lì conserverete per sempre tutti i suoi ciucci, li chiuderete con una chiave magica per proteggerli perché ormai lui è grande e non gli servono più. Sarà faticoso il primo periodo ma il bambino attiverà velocemente strategie nuove che vi stupiranno e vi renderanno orgogliosi del vostro piccolo.

Arianna Pavan
Psicomotricista formata secondo la metodologia di B.Aucouturier

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