La consulenza pedagogica

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Adult and children hands holding paper family cutout, family home, foster care, homeless support concept

Strumento di comprensione, interpretazione e supporto alla complessità famigliare

La complessità e la frammentarietà che caratterizzano il vivere quotidiano delle famiglie hanno trasformato le dinamiche comunicative e relazionali tra genitori e figli, alimentando il bisogno di trovare nuove strategie e strumenti per comprendere e sostenere il sistema famigliare e ogni suo membro.

In quanto “ecosistema”, dove tutti i componenti e le loro azioni sono interdipendenti tra loro, la famiglia, in tutte le sue possibili declinazioni e sfaccettature, necessita di cura costante, condivisione di prospettive e intenti, al fine di vivere e crescere in armonia. Il benessere famigliare è determinato dal benessere di tutti e non solo; l’equilibrio che permette al sistema di funzionare e svilupparsi richiede l’impegno, la fatica e il coinvolgimento di ognuno all’interno di un clima di consapevolezza e appartenenza. Se figli e genitori non si vivono come “insieme” ma semplicemente come singoli, è più facile che si creino contrasti e separazioni affettive e comunicative che alimentano disagio, lontananza, solitudine e incomprensione. 

Lo scenario che spesso la famiglia contemporanea si trova a vivere evidenzia il bisogno e la necessità di osservare e approcciarsi a tale sistema con sguardi e atteggiamenti pedagogici competenti, diversificati e personalizzati.

Il senso dell’attività educativa del professionista pedagogico si sviluppa attorno all’idea di accompagnare e sostenere la famiglia e i suoi membri, prendendosi cura e accogliendo le peculiarità e potenzialità personali e collettive. Ciò richiede uno sguardo e un atteggiamento aperto, flessibile, privo di pregiudizi, disponibile a interrogarsi e riflettere per ricercare azioni originali e trasformative.

La consulenza pedagogica si delinea come un’opportunità per la famiglia per ritrovarsi e capirsi in quanto nucleo generativo di amore, solidarietà, collaborazione, comprensione, serenità.

Il consulente pedagogico è, quindi, un professionista con una formazione specifica, a cui famiglie o singoli membri si possono rivolgere per avere un supporto qualificato nell’affrontare e gestire le complessità del quotidiano e trovare una risposta a particolari bisogni educativi. Grazie a un’attenzione e a un ascolto partecipato, riflessivo, intuitivo e creativo, il consulente pedagogico si prende carico delle fragilità, delle contraddizioni, delle domande, dei silenzi che possono allontanare e destabilizzare la famiglia dal punto di vista organizzativo, comunicativo, relazionale. Il consulente pedagogico mette in atto teorie e pratiche al fine di costruire e risaldare il senso del “noi” che, in quanto centro della costruzione dell’identità famigliare e individuale, rappresenta il punto focale affinché il sistema funzioni.

Come si impara il senso del noi? Ogni famiglia si presenta come unità, come una totalità di relazioni portatrice di un’identità, una cultura e una sua logica […] Il senso del noi appare più complesso della somma di tante prese di posizione individuali. Non è solo un vissuto. Inoltre, sembra andare al di là di ciò che è conscio ed esprimibile a parole (tratto da “Re-inventare la famiglia. Guida teorico-pratica per i professionisti dell’educazione” a cura di Laura Formenti, docente di pedagogia generale all’Università degli Studi di Milano Bicocca).

Elenia Peruffo e Stefania Bazzo

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