Pilota acrobatico e persona autentica

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I ragazzi del Fleming incontrano Andrea Pesenato

Il 20 febbraio, le classi terza e quarta dell’Istituto Aeronautico “A. Fleming” di Treviso hanno avuto la fortuna di avere un incontro, a scuola, con il pluripremiato pilota acrobatico Andrea Pesenato. Pesenato era inizialmente scettico, in quanto non aveva affatto gradito l’atteggiamento degli adolescenti durante le sue presentazioni tenute precedentemente, ma dopo l’incontro con gli studenti del Fleming… per lui tutto è cambiato!

Che cosa ci dicono i ragazzi, a proposito di questo incontro?

Alessio, di terza, racconta: «La presentazione è stata di un livello del tutto inaspettato: all’inizio temevamo che fosse uno che si sarebbe dato delle arie, e invece è una persona incredibile, incredibilmente simpatica, ma soprattutto normale: si vede proprio che è una persona autentica.

La mattina della presentazione tutti erano felici soltanto perché si sarebbero perse due ore di lezione, ma credevamo che si trattasse dell’ennesimo pilota con tanti titoli, antipatico ed altezzoso. Invece, già da come ci ha salutati quella mattina abbiamo capito subito di che pasta era fatto.

Riguardo all’incontro posso dire solamente “WOW”: è stato esaustivo, sicuramente interessante e emozionante, ma più di tutto motivante: Pesenato ci ha raccontato che lui ha origini umili, e che per questo non aveva potuto conseguire i brevetti di volo da giovane, ma la passione e il duro lavoro lo hanno ripagato dei sacrifici fatti.

Davvero mi dispiace se qualcuno non è venuto a scuola quel giorno, perché ha perso una grandissima occasione».

Ma chi è questo “Pesento”?

Andrea Pesenato è un pilota acrobatico (a suo attivo ha 2500 ore volo aviazione generale e 700 ore elicottero): vola su un CAP 231 del precedente campione francese di volo acrobatico, un aereo monomotore a elica, totalmente costruito in legno, non utilizzato da molti ai giorni nostri. È campione italiano nel volo acrobatico nelle categorie intermedia, avanzata e “free style”. Il suo primo titolo italiano, l’ha vinto in categoria intermedia nel 2009 e poi ancora nel 2011; successivamente, nella categoria avanzata ha avuto modo di vincere il titolo nazionale nel 2019, 2020, 2021 e 2022; invece nella categoria “free style” nel 2021 e 2022.  Per il “free style” ha partecipato per la prima volta a una competizione internazionale in categoria Advanced, al “Campionato europeo di acrobazia aerea a motore” che si è tenuto dal 2 al 4 settembre scorso in Romania, dove ha ottenuto il nono posto in classifica, il miglior risultato mai raggiunto da un italiano.

Che gli abbiano dato alla testa tutti questi titoli?

Per nulla, anzi il campione, alla fine della sua esposizione a scuola, durata quasi quattro ore nonostante ne fossero previste solamente due (shh, fortunatamente questi dettagli non sono stati notati dai prof.), ha invitato le classi all’evento del 12 marzo successivo, quando si sarebbe esibito in un airshow per una raccolta fondi di beneficienza.

Simone, anche lui di classe terza, racconta: «L’airshow era principalmente una raccolta fondi per l’associazione ABEO: Associazione Bambino Emopatico Oncologico. Era presente molta gente, che con supporto morale o economico ha dato una mano all’ABEO.

L’evento è iniziato alle 15, quando Pesenato è entrato all’interno del suo velivolo, il CAP 231, per effettuare il decollo. Una volta in volo, si allineato alle nostre spalle per effettuare un basso passaggio a tutta velocità sopra le nostre teste, per poi farci puntare tutti lo sguardo al cielo mentre si esibiva in maniera elegante, precisa, professionale ma estrema, a suon di musica e con manovre al limite della sopportazione umana (come tonneau, tumble, giri della morte a bassa quota, viti estremamente rischiose dal punto di vista tecnico, etc.), ma soprattutto facendo volare quei 30 minuti circa di pura adrenalina.

Tutto si è poi concluso quando Pesenato è atterrato con il mitico CAP 231, portandolo a fare rifornimento, per poi riporlo con molta cura nel suo hangar personale».

Matteo Coppe, Rocco Massolin, con Simone Rossetto e Alessio Noal

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