Guardare al futuro: ottimismo o pessimismo?

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AI nuclear energy background, future innovation of disruptive technology

Quello del futuro è un tema che ricorre spesso tra i giovani, che si chiedono se essere ottimisti o pessimisti. È importante che questi abbiano speranza e fiducia.

La frase che si sente spesso dire dai più anziani – “Si stava meglio quando si stava peggio” – è profondamente sbagliata e in questo testo spiegherò il perché.

Vorrei cominciare parlando del passato, in particolare del periodo del Fascismo. Questa specie di dittatura fu imposta con la forza, senza prendere nemmeno in considerazione le leggi e gli organi dello Stato. Portò povertà, paura e tolse qualsiasi diritto agli Italiani. Facendo un confronto con il presente e il futuro, una cosa di questo tipo non potrebbe mai più avvenire: le persone sono troppo legate alla libertà, all’uguaglianza e a tutti i loro diritti per farseli portare via.

Poi, andando ancora più indietro nel passato, si può osservare qual era la situazione, ad esempio, ne “I Promessi Sposi”: gli uomini e le donne dovevano sottomettersi al volere dei più forti, come ad esempio Renzo e Lucia, a cui viene vietato il matrimonio perché un potente, Don Rodrigo, si era invaghito della ragazza. Solo pochi avevano il coraggio di lottare, come Fra’ Cristoforo.

Ora, fortunatamente, tutti i cittadini sono sullo stesso livello e hanno diritti che nessuno può togliere loro. E, nel caso non vengano rispettati, si può avere giustizia, diversamente da ciò che accade nell’episodio in cui Renzo va dall’avvocato Azzeccagarbugli che, essendo un protetto di Don Rodrigo, lo manda via.

Inoltre, sempre riferendosi al passato, si può osservare che le malattie una volta fatali si sono ridotte moltissimo e molte sono state completamente debellate. Anche i tumori ora sono, perlomeno, rallentabili e non ci si deve arrendere alla malattia. Questo grazie alla tecnologia che, negli ultimi decenni, ha fatto passi da gigante e continuerà a farli e, con lei, la medicina. Ad esempio, cinquant’anni fa, non ci si sarebbe mai immaginato di fare un’operazione a cuore aperto per effettuare un bypass (intervento alle coronarie). E anche il Covid, anche se all’inizio eravamo impreparati, è stato combattuto con successo.

A questo punto ci si può collegare al fatto che, grazie alla tecnologia che avanza, anche il problema del riscaldamento climatico può essere risolto. Già adesso sta aumentando la percentuale d’energia elettrica che viene prodotta da fonti che non sono combustibili fossili. In particolare, il nucleare ha raggiunto un punto di svolta. Negli scorsi mesi si è riusciti, per la prima volta, a fare funzionare il processo della fusione nucleare, con una produzione d’energia maggiore rispetto al consumo. Nonostante sia ancora in fase sperimentale, nei prossimi anni sono già programmate delle applicazioni funzionanti e utilizzabili.

Come ulteriore motivazione, volevo spiegare il fatto che essere pessimisti porta di per sé al non sforzarsi per migliorare le cose. Se una persona pensa di non farcela, non proverà neanche per paura di fallire. Dunque, il pessimismo è un’emozione estremamente negativa.

Dando un esempio personale, quando sento qualcuno parlare in negativo riguardo al futuro, mi arrabbio sempre. Penso, infatti, che io, studiando e impegnandomi, potrò fare la mia parte per rendere il mondo un posto migliore. E se tutti la pensassero così, sarebbe già un passo avanti. Un esempio è mio cugino, laureato in ingegneria aerospaziale, che lavora nella società automobilistica Jaguar, cercando nuove soluzioni per rendere le auto più efficienti ed ecologiche.

Collegandosi a questo, si può parlare di un’affermazione che viene spesso fatta, ovvero che per i giovani è sempre più difficile trovare lavoro. È innegabile che, nel mondo delle occupazioni, ci sia sempre più competizione. Tuttavia, penso che questo sia anche un modo per mettersi alla prova, di darsi l’opportunità di “essere più bravi degli altri”, cosa che può aiutare molto anche dal punto di vista dell’autostima. Quindi, sicuramente è un problema ma credo sia molto inferiore rispetto alle speranze che si possono avere verso il futuro.

Dunque, credo di aver esposto con efficacia i motivi per i quali penso che sia davvero sbagliato guardare con pessimismo al futuro e che, impegnandosi, si potranno superare tutti gli ostacoli che ci si presenteranno davanti.

Eugenio Benetton, 2AS
Liceo Scientifico Tradizionale Collegio Pio X

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