Ciceroni del Liceo Canova

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Sono Asia Battistella, una studentessa di quarta superiore, e frequento il Liceo Linguistico Antonio Canova. Uno dei fattori che mi ha spinto a scegliere di intraprendere il liceo Canova è la possibilità di svolgere diverse attività extracurricolari, stimolanti per chi, come me, è interessato a intraprendere un percorso scolastico a tutto tondo facendo nuove esperienze. Io, per esempio, faccio parte della redazione del giornalino scolastico, La Venticinquesima Ora, ma sono presenti nel Liceo altre attività autogestite, come il gruppo di teatro, il coro e il collettivo. Ogni anno si organizzano anche diversi corsi ed esperienze di ogni genere.

Un’attività che ho svolto lo scorso anno e che ho follemente amato è stato il progetto PCTO (ex Alternanza scuola lavoro) della Fondazione Cassamarca di Treviso, durante il quale io e altri studenti di terza e quarta del liceo abbiamo fatto da “ciceroni” nei palazzi della Fondazione.

La fondazione Cassamarca è un’organizzazione che da anni si occupa di tutelare i beni artistici trevigiani e veneziani. Le opere conservate provengono principalmente dall’antico Monte di Pietà e dalla Cassa di Risparmio. La Collezione si è arricchita anche grazie alla donazione del fondo Bortolan che raccoglie circa 3000 opere di 900 autori diversi, cui appartenevano moltissimi schizzi e disegni di giovani artisti in erba, ma anche grandi capolavori di artisti veneziani e trevigiani come Rosa Bortolan, Emma Ciardi, Beppe Ciardi e Millo Bortoluzzi.

La sede principale della Fondazione e dove oggi è esposta parte della sua collezione è Ca’ Spineda, dimora cinquecentesca della famiglia Spineda, originaria della località veneziana di Spinea. Noi abbiamo fatto da guida anche nelle sale di Ca’ dei Brittoni e di Ca’ dei Carraresi.

Il progetto a cui ho partecipato consisteva nel seguire una serie di lezioni, da ottobre a novembre, sulla collezione e gli edifici della Fondazione, dopodiché, verso maggio, siamo stati divisi in gruppi e assegnati a delle giornate durante le quali abbiamo avuto l’incarico di fare da guida per la Fondazione. La Fondazione Cassamarca offre infatti ogni mese delle visite guidate gratuite a cura di studenti delle varie scuole di Treviso.

Nel mio gruppetto di guide eravamo in tre: la prima descriveva la storia della Fondazione, la descrizione degli affreschi del palazzo e le prime sale della collezione, la seconda invece doveva illustrare altre sale della galleria, compresa la sala dedicata ai ritratti e quella delle acqueforti (un’antica tecnica che consiste nell’incidere con dei solchi l’immagine desiderata). A me è spettato invece di spiegare Ca’ dei Brittoni e Ca’ dei Carraresi con i loro affreschi i e il dipinto più importante e famoso dell’intera collezione, che raffigura l’arrivo di Napoleone a Treviso nel 1797, dipinto da Rosa Bortolan. Questo quadro ha una storia davvero particolare sia per la città di Treviso che per la Fondazione, infatti venne commissionato dal Comune di Treviso a Rosa Bortolan per ricordare l’arrivo di Napoleone a Treviso. Nel quadro è rappresentato il condottiero mentre afferma che conquisterà la Serenissima con grandi spargimenti di sangue ed il procuratore di Venezia che gli propone di ucciderlo invece di massacrare così tanti innocenti. Al momento della consegna, però, il Comune non disponeva dei soldi necessari a pagare il dipinto e decise perciò di metterlo all’asta e di provare a vincerlo. Sfortunatamente lo vinse un privato che non volle per nessun motivo venderlo. Alla sua morte i discendenti chiesero al Comune se ancora lo desiderasse, ma di nuovo il Comune di Treviso non disponeva della somma necessaria, perciò si rivolse alla Cassamarca domandando di acquistarlo per Treviso.

Quest’esperienza mi ha appassionato molto e mi ha fatto interessare molto di più all’arte e agli artisti di Treviso. Non conoscevo affatto Ca’ dei Brittoni e la Fondazione Cassamarca, e sono rimasta davvero sorpresa che una perla d’arte come questa sia così poco conosciuta nel territorio trevigiano. Sono sempre stata un’amante dell’arte in generale ma credo che questa possa essere un’esperienza accattivante anche per chi, pur non essendo troppo appassionato all’argomento, ama Treviso e adora guardare le pareti dipinte di tantissime case della “urbs picta”. Se così è, non posso che consigliarvi di partecipare! Assolutamente non ne sarete delusi! Dopo aver partecipato ho iniziato a guardare gli affreschi sui muri di Treviso in maniera completamente diversa e ad accorgermi che spesso non facciamo caso a quante bellezze Treviso ci possa offrire.

Spero che quest’iniziativa proposta dal Liceo Canova in collaborazione con la fondazione Cassamarca vi possa piacere ed interessare.

Asia Battistella (Liceo Canova di Treviso)

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