Yoga vibes

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Silhouette of healthy woman is practicing yoga at mountain lake during sunset.

Lo yoga è “il più grande dono dell’India al mondo”. Così lo definiva il guru Sri T.Krishnamacharya, una delle figura mitiche della tradizione yogica. Perché questa definizione? Lo yoga, nato in India più di duemila anni fa si è nei secoli diffuso in tutto il mondo, declinandosi in svariati e diversi stili di pratica, ciascuno con le proprie peculiarità ma tutti aventi la medesima capacità di influire positivamente sulla vita di coloro che lo praticano, gli yogi.

Qualunque sia lo stile praticato (hata, vinyasa, bikram, kundalini ect) lo yoga apporta pace interiore, maggior consapevolezza di noi stessi e rafforzamento fisico grazie all’unione di corpo e mente. L’esecuzione di asana, le comunemente dette “posizioni”, scandite dal ritmo controllato del respiro, il pranayama ci permette di raggiungere l’unione di questi due elementi. Questo stato di consapevolezza, l’ormai nota mindfulness, permette al praticante di isolarsi da preoccupazioni, ansie e influenze negative esterne, vivendo a pieno il momento presente.

Silhouette of healthy woman is practicing yoga at mountain lake during sunset.

Provate a fare un respiro profondo… da quanto tempo non ne facevate uno?

Provate a sentire la sensazione del vento tra i capelli… da quanto tempo non ci facevate caso? Ecco, lo yoga è esattamente questo, tornare presenti a noi e in piena armonia con ciò che ci circonda, nulla di più diverso dallo stato di apnea che rischia troppo spesso di travolgerci. Non a caso nei Sutra, il testo sacro dello yoga, quest’ultimo è definito come “la soppressione (nirodha) delle modificazioni (vṛtti) della mente (citta)”.

Questi benefici, riconosciuti da una moltitudine di studi scientifici, possono esser raggiunti da chiunque, quale sia la sua età o condizione fisica.

Spesso si sente dire “non sono abbastanza flessibile per lo yoga” …è proprio per questo invece che si dovrebbe praticarlo! Nessuno nasce “imparato” e la dedizione quotidiana vale molto di più che il talento innato. Lo stile di vita occidentale, sempre proiettato al passato (nelle forme della nostalgia, del senso di colpa) o al futuro (cosa devo fare nel pomeriggio? Cosa devo studiare? Chissà se riuscirò a farmi capire stavolta…) ci sovraccarica di ansia, portando, nel migliore dei casi, a non vivere il mondo che abbiamo hic et nunc davanti a noi, e, nei casi più estremi, a patologie quali infarti, disturbi alimentari e psicologici.

Insieme ai virus conclamati infatti, ce ne sono di più sottili e nascosti e per questo insidiosi (un nemico che non si conosce è più pericoloso, perché non si sa con quali armi affrontarlo) chiamati in sanscrito samskara e vasana, che spesso ci costringono a reagire invece che agire consapevolmente e saggiamente, e queste reazioni “prefabbricate”, cioè i nostri condizionamenti, tendenze e abitudini, hanno effetto sul piano della salute e indeboliscono le nostre difese nei confronti delle aggressioni esterne fisiche e mentali.

In altre parole, nessuno più di noi necessita di fermarsi e prendersi del tempo per sé. Cosa che nell’ultimo anno siamo stati costretti a fare, ma che troppi non sono riusciti ad affrontare in modo costruttivo, disabituati a stare soli con sé stesse. Lo yoga può trasformare questi “tempi morti” in preziosissimi momenti di amore per sé stessi. Anche solo venti minuti di yoga al giorno possono infatti cambiare la vita di una persona. E’ un lungo viaggio fatto di costanza e piccole soddisfazioni quotidiane, con benefici che ci accompagneranno per tutta la vita, presumibilmente allungandola.

Tutto ciò non può che esser ancor più evidente alla luce della pandemia Covid 19 che da ormai quasi un anno e mezzo ha colpito il mondo intero.

Si stima che a pandemia terminata saranno notevolmente aumentati i casi di disturbi psicologici nonché alimentari, figli di uno stato di stasi e negatività che le misure restrittive e il timore di ammalarsi o di veder ammalati i propri cari ha cagionato nella popolazione mondiale.

Il 26 febbraio sulla rivista scientifica The Lancet veniva pubblicato uno studio sull’impatto psicologico delle epidemie del passato come quelle di sars, ebola, mers o la cosiddetta influenza suina. In ognuno di questi casi infatti è stata adottata la quarantena come metodo per ridurre i contagi. Orbene, in tutte le epidemie esaminate dallo studio, l’isolamento ha prodotto una serie di disturbi psicologici tra cui stress post-traumatico, confusione, rabbia, paura e insonnia.

Com’era prevedibile anche con il coronavirus è successo qualcosa di simile. “La maggior parte dei pazienti ci racconta che gli sembra che la vita abbia perso di significato, fa fatica a trovare un senso, a progettare il futuro, in una situazione in cui tutto sembra più precario e imprevedibile”, spiega Damiano Rizzi, psicologo clinico della Fondazione Soleterre, che ha lanciato una rete formata da 570 psicologi in tutta Italia per l’assistenza psicologica attraverso un centralino. “Nei primi pazienti che hanno aderito al progetto abbiamo rilevato un 40 per cento di sintomi di depressione grave, livelli alti (33 per cento) di ansia e frequente consumo di alcol e sostanze a scopo automedicale (36 per cento). Un mix molto pericoloso e che in alcuni casi porta a tentativi di suicidio”.

In un momento così difficile, con il progetto YOGA VIBES vorremmo proporre una serie di incontri volti ad introdurre nuovi amici a quella magica disciplina che è lo yoga, muovendo i nostri corpi al ritmo del respiro, ciascuno con le proprie capacità e debolezze, dimenticando anche solo per qualche ora la negatività intorno a noi.

Un’occasione di incontro dove nessuno deve sentirsi giudicato ma dove l’unico requisito è il volersi bene. Lo yoga crediamo possa esser un incredibile strumento per fronteggiare i momenti bui di ogni giorno, uno strumento che ciascuno di noi ha dentro di sé e che deve solo imparare ad usare.

Accompagnerà il rilassamento finale il suono delle campane tibetane, strumenti ancestrali di preghiera e di meditazione. Il loro suono e la loro vibrazione agiscono sulla persona nei modi più svariati, favorendo lo scarico di tensioni fisiche, emotive e psichiche, aiutando il corpo e la mente a ritornare ad un proprio stato di omeostasi e di calma. Utilizzate anche come strumento musicale, aiuteranno le persone a focalizzarsi sulla musica e sul sentire della vibrazione, riportando la mente errante al qui e ora e permettendole di rilassarsi al suono contemplativo delle campane. L’evento si svolgerà in Villa Margherita l’11 e il 12 settembre, con possibilità di partecipare solo su prenotazione. Per info potete scrivere al 3335302752.

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