Max Pezzali – Time Out

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1954
Era il 1991 quando iniziò la carriera musicale di Max Pezzali con gli 883 e, dopo dieci anni, nel 2001, ha preso il via la carriera solista con l’album “Uno in più” conquistando immediatamente la prima posizione della classifica vendite. Nel 2004 il secondo lavoro solista “Il mondo insieme a te” con canzoni quali “Lo strano percorso”, “Me la caverò”, “Eccoti” è un altro grande successo di vendite e di pubblico, bissato l’anno successivo con la pubblicazione di “Tutto Max” che ha registrato il record di permanenza al n°1 della Top Nielsen (classifica vendite album) rimanendo in vetta per ben 10 settimane consecutive.
I brani che compongono “Time Out” sono: “Torno subito”, “Time out”, “Profumo”, “Il presente”, “Esserci”, “Il meglio”, “I filosofi”, “Sei fantastica”, “Sottosopra”, “La strada”, “Chiuso in una scatola”. Il pezzo “Sei fantastica” è stato lungamente trasmesso dalle radio e Max lo commenta così: «Le canzoni d’amore spesso dipingono la donna come un’eterea entità  sospesa a mezz’aria, una sorta di Beatrice dantesca un po’ sfigatella, ripiegata su se stessa e chiusa nel proprio inaccessibile labirinto di sensibilità  femminile, qui ho voluto al contrario raccontarne l’energia, la capacità  di affrontare le piccole e grandi battaglie della vita di ogni giorno, l’immane potenza che sa esprimere senza rinunciare a grazia e femminilità , lontana dallo stereotipo del sesso debole ma anche dal suo contrario, quello della donna in carriera snaturata e inaridita dai tempi moderni».
Anche con “Time Out” Max Pezzali continua la tradizione che lo vede perfetto interprete di storie e pensieri nei quali ogni singola persona si riconosce, un processo di immedesimazione divenuto caratteristica fissa dei suoi album con la peculiarità  di raccontare grandi cose in modo semplice e diretto.
Il titolo dell’album è un’esortazione ad approfittare di un “Time Out”, di una sospensione, per riordinare le idee e riuscire, prima di ricalarsi nella quotidianità, a comprendere la straordinarietà  della vita e l’importanza di saperla godere nell’immediato, perché “non c’è rotta che è sicura, non c’è e mai ci sarà ” come recita uno dei brani. E, come spesso, capita non si può dargli torto.
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