“Il mistero dell’Uomo Vitruviano”

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Uno strumento per implementare le potenzialità nella fascia 9-12

“Il mistero dell’Uomo Vitruviano” è nato da un’idea di Girolamo Covolan, ex insegnante di scuola media, il quale dalla passione per le macchine di Leonardo ipotizzò – partendo dal modo di ragionare e di inventare del genio toscano – dei suggerimenti per implementare le potenzialità del bambino nella fascia di età 9 – 12 anni contribuendo a rafforzare la fiducia in se stesso. I testi sono stati ideati e curati dallo psicologo Alessandro Fort che ha creato una specifica sequenza cognitiva, le illustrazioni sono opera di Cristina Merino.

Il materiale comprende un fascicolo che illustra una serie di indicazioni direttamente ispirate alla personalità di Leonardo, ciascuna pagina contiene infatti esercizi suggeriti dai suoi modi di creare, di inventare e di immaginare utilizzando parole e figure, sommando logica e fantasia.

Alla base di tale percorso domina la profonda convinzione dell’irrinunciabilità del coordinamento psicomotorio fra la vista e la mano, anche rispetto alla consapevolezza che tale collegamento è messo in discussione dalla sempre maggiore utilizzazione dello strumento informatico e dunque da tastiere di varia natura. Proprio al fine di stimolare la “mano” quale mezzo di interazione con il mondo, è stato abbinato un ulteriore esercizio, un modello tridimensionale da costruire partendo da fustelle da staccare con cura. Grazie alle istruzioni riportate nella parte finale del fascicolo, sarà possibile comporre un modello di oltre trenta centimetri di altezza e collocarvi al centro l’immagine dell’Uomo Vitruviano. Il modello da realizzare tramite incastri che non prevedono utensili o colle, rappresenta l’ideale completamento del percorso di incoraggiamento e stimolazione manuale quanto cognitiva dell’utente e allo stesso tempo l’inizio di un viaggio per il proseguimento della sua crescita personale.

La lettura del fascicolo e la costruzione del modello tridimensionale costituiscono nel loro complesso un vero e proprio percorso che il genitore e/o il docente possono impiegare per aiutare il figlio e/o l’alunno a sperimentarsi per scoprire abilità e curiosità sottovalutate o del tutto ignorate. L’autostima infatti parte dal presupposto per il quale non esistono persone capaci e persone incapaci, bensì individui con abilità diverse che si esprimono dunque in situazioni diverse. L’autostima si basa sulla consapevolezza di ciò che si è, diversi dagli altri, non superiori, ma nemmeno inferiori.

Chi è interessato a ricevere informazioni può rivolgersi al dott. Alessandro Fort (fortalessandropensiero oppure sul suo profilo Facebook oppure su Instagram all’indirizzo alessandro.fort.it). Ci si può rivolgere inoltre su Facebook anche a Girolamo Covolan.

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https://fortalessandropensiero.blogspot.com/

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