Il linguaggio

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Colorful alphabet letters on a table

“C’è un periodo sensitivo per nominare le cose …e se gli adulti rispondono in modo appropriato a questa fame di parole, possono offrire ai loro bambini una ricchezza ed una precisione di linguaggio destinata a durare tutta la vita”.  (Silvana Montanaro, Understanding the Human Being)

Lo sviluppo del linguaggio è un processo lento che nasce dai primi scambi con il neonato.

La qualità del linguaggio udito dal bambino l’aiuterà ad acquisire un lessico vario e preciso.

Il bambino capisce ed assimila quello che sente molto tempo prima di riuscire a pronunciare le prime parole. Ma è soprattutto tra i 15 mesi e i 3 anni che il linguaggio si evolve in modo particolarmente sorprendente.

Possiamo accompagnarlo ed aiutarlo ad acquisire un lessico ricco e preciso cercando di utilizzare i termini esatti. La parola “borsa”, ad esempio, può indicare oggetti di vario genere: una borsetta, uno zaino, una cartella, un sacchetto di plastica ecc.

Per un bambino l’importante è di udire il termine “preciso”. Non esitiamo ad adoperare la parola esatta e, in caso di dubbio, a fare delle ricerche assieme a lui. E’ molto più istruttivo sapere che l’uccello in giardino è una “gazza” e non un volatile qualunque: la realtà acquista maggior rilievo e ricchezza se la descriviamo con le parole giuste e dovizia di particolari.

Per collegare le parole agli oggetti da esse designati il bambino ha necessariamente bisogno di manipolare, osservare, annusare delle cose reali. Utilizzare dunque i 5 sensi!

Il nostro compito, importantissimo, sarà quindi quello di aiutarlo a nominare con il giusto termine le sue esperienze e le sue sensazioni quotidiane.

La scelta dei libri!

I libri sono un ottimo supporto del linguaggio ed un fondamentale veicolo di cultura, ma bisogna sceglierli con attenzione.

Spesso i libri per i piccolissimi propongono troppi stimoli e colori troppo chiassosi che nuocciono alla concentrazione. Meglio accontentarsi di qualche bel libro che il bambino ama e di cui ha cura, piuttosto che accumularne molti di scarso interesse.

Il bambino desidera scoprire il mondo reale per cui, prima e anche dopo i 3 anni, l’argomento del libro dovrebbe basarsi sulla realtà.

Il fantastico e l’immaginario, senza dubbio molto attraenti, sono fonte di confusione per il piccolo ancora incapace d’astrazione.

Le storie vere sono la migliore preparazione ad un’immaginazione creativa e allo sviluppo del linguaggio. Prima di presentare una storia al bambino leggiamola per verificarne il significato.

Tata Maggie
Educatrice e Titolare Asilo “Nido in Famiglia Ciribiricoccole” Treviso
Insegnante Certificata di “Massaggio Infantile” AIMI
infonidociribiricoccole@gmail.com

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