Giugi Gaia e le sue avventure

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“Una fiaba tutta nostra”: fiaba collettiva scritta dalle alunne e dagli alunni della classe 3^A scuola Manzoni di Treviso

C’era una volta una bambina dai capelli biondi e con gli occhi azzurri che amava viaggiare nello spazio, fra le stelle e i pianeti: si chiavava Giugi Gaia.

Giugi, come la chiamavano i suoi amici, aveva una potente navicella spaziale chiamata “GSTC”, velocissima, quasi come un fulmine, con la quale partiva per straordinarie avventure! 

Un giorno Giugi Gaia, con la sua navicella, raggiunse il pianeta “King Ghidorha”.

Scesa dall’astronave, decise di non perdere tempo: aveva un unico obiettivo da portare a termine. Così, dopo un po’ di cammino, arrivò nel luogo stabilito: una grotta buia all’interno della quale c’erano però i servi del drago sputa fuoco elettrico. Giugi era andata lì proprio perchè voleva distruggere il maestoso e cattivo drago che teneva in ostaggio l’intero pianeta.

Sorpresa dalla presenza di tanti servi del drago e capendo di non essere ancora pronta per sconfiggerli tutti da sola, decise di andare a cercare degli aiutanti. Come prima cosa, andò nella galassia “Galatina” a chiamare Galathea, poi si diresse verso il pianeta delle paludi a cercare Kolosso di pietra, un grande golem mangia-foglie. Con la sua navicella, volò poi nel pianeta “Arwask” per prendere Herobrine. Infine, si recò nel pianeta dei teschi per convincere il grande Spaccateschi ad unirsi alla squadra.

La squadra di Giugi Gaia era finalmente completa!

Galathea aveva il potere di far addormentare e immobilizzare i nemici con il suo canto. Kolosso di pietra poteva spostare pesi elevatissimi e teletrasportarsi. Herobrine poteva contare su una super velocità e aveva la capacità di trasformarsi in una pianta. Spaccateschi, infine, poteva spaccare ossa e teschi con le mani e a distanza con l’onda energetica.

Giugi Gaia con la sua squadra tornò nel pianeta “King Ghidorha” e raggiunse la caverna dove in precedenza di trovavano i servi del drago. Di soppiatto, controllarono la situazione, ma con sorpresa notarono che non c’era più nessuno. Allora i nostri eroi approfittarono della calma per entrare nel covo. 

Ad un certo punto, però, guardando in alto scoprirono che era una trappola: i nemici si erano attaccati al soffitto con delle ventose ed erano pronti a saltare giù per attaccarli all’improvviso. Iniziò la battaglia: i servi si lanciarono verso la squadra di Giugi Gaia sferrando colpi, ma per fortuna Galateha con il suo canto li fece addormentare e così Spaccateschi e Golem poterono lanciarli fuori dalla caverna mettendoli K.O.

Intanto, il grande drago aveva visto tutto, perché si era appostato sul ciglio della grotta e scese dalla cima per bloccare l’uscita alla squadra di Giugi. Allora Gaia, spaventata, provò a colpirlo con la spada laser, ma il drago, più forte di lei, usò l’energia del laser per potenziarsi e diventare ancora più forte…

I servi del drago, nel frattempo, si svegliarono e andarono anche loro ad attaccare Giugi Gaia. Lei, sentendosi in trappola provò a correre in fondo alla grotta e trovò diverse gallerie sotterranee in cui nascondersi.

I suoi compagni capirono le difficoltà e decisero di unire le forze per aiutarla: mescolarono i loro poteri in una fusione di forze che fece una luce immensa e la donarono a Giugi.

Giugi Gaia raccolse tutta la potenza e la mise nella sua spada laser che diventò una super spada laser potenziata.

A questo punto nemmeno il drago sputa fuoco elettrico poteva competere con lei.

Giugi Gaia corse verso il drago per conficcargli la spada nel cuore: il drago si alzò in volo ed esplose in mille pezzi, che formarono nuove stelle brillanti.

Tutti i pianeti vicini capirono che il drago era stato sconfitto da Giugi Gaia e le fecero una grande festa spaziale!!

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