Lo sviluppo psicomotorio del bambino

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Parlando dello sviluppo psicomotorio del bambino, l’adulto, educatore o genitore che sia, dovrebbe stare un passo indietro, essere regista del processo educativo permettendo al bambino di fare le proprie esperienze corporee, dando sicurezza e sostenendolo.

Abbigliamento comodo e sguardo pieno di “stupore” sono gli ingredienti per un gioco libero che parla da solo.

Per accompagnare al meglio questo processo di sviluppo, è necessaria un’attenta osservazione dei movimenti del bambino, rassicurandolo con lo sguardo, con un tono di voce accurato e con una tonicità corporea adeguata da parte dell’adulto.

E’ importante un’attività quotidiana che offra al bambino la possibilità di fare da solo ogni azione.

Prendo in prestito le parole di Maria Montessori che sottolinea quanto la preparazione di uno spazio adeguato ai movimenti liberi e spontanei del bambino sia alla base di un buon sviluppo psicomotorio, relazionale, affettivo e cognitivo.

Quando vediamo un bambino intenzionato a raggiungere un oggetto da lui desiderato, ma notiamo la sua fatica per prenderlo, l’azione che spesso ci viene più naturale fare è quella di aiutarlo passandogli subito l’oggetto evitando così il suo allungamento e lo sforzo fisico e mentale.

La stessa cosa vale per salire e scendere le scale: senza che il bambino lo chieda, subito lo prendiamo in braccio evitandogli questa meravigliosa capacità di scoperta e movimento.

In poche parole molto spesso ci sostituiamo a lui.

È necessario che adulti, educatori e genitori, sostengano rassicurando ogni fase esplorativa del bambino, in questo modo si promuove un’autentica autonomia e indipendenza, che non vuol dire solo sapersi allacciare le scarpe, ma va oltre.

Percorsi di psicomotricità per i bambini con un professionista esperto e preparato possono accompagnare questi passaggi evolutivi. Ma vale lo stesso per gli adulti nel saper mettersi in gioco.

Ligia Taborda
Psicomotricista e Psicopedagogista
Spazio Ludico Espressivo a Paese

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