La domanda ricorrente dei genitori che devono inserire i propri figli al nido è: “ma cosa devo valutare e osservare per riconoscere se il nido è giusto per il nostro bambino e per la nostra famiglia?”
Vediamo insieme alcuni passaggi importanti.
Non affidatevi al nido sotto casa, è preferibile fare un po’ di strada, ma aver valutato attentamente il luogo dove si intende lasciare il proprio bene più prezioso per alcune ore durante la giornata. E’ utile visitare il nido: valutare gli spazi, gli arredi, se gli oggetti e i materiali rispondono alle esigenze di cura, di sicurezza, di protezione e di autonomia. Osservate bene se il nido è pulito, luminoso, sobrio nelle decorazioni, poco rumoroso. Chiedete sempre informazioni sul metodo educativo proposto e riflettete attentamente se risponde alle vostre idee e ai vostri valori.
Un ambiente vecchio, ma pulito e ben organizzato è preferibile a un edificio moderno ma privo di ambienti significativi.
Valutate se i giochi sono interessanti, se ci sono libri. I bambini possono giocare con l’acqua? Se volete essere presenti durante la fase iniziale, chiedete di osservare il momento del pranzo: i bambini possono fare da sé? C’è tanta confusione?
Le educatrici urlano? Come parlano dei bambini? Fanno confronti, danno giudizi, esprimono preferenze? Parlano o urlano?
Conoscere in anticipo le educatrici vi aiuterà a comprendere se saranno in grado di rispettare il più possibile l’individualità di ogni bambino. Chiedete di conoscere ritmi e attività delle giornate. E’ importante perchè voi a vostra volta possiate raccontarle ai vostri figli; capiranno la vostra fiducia nei confronti delle persone a cui li affidate.
E’ importante sapere come verrà fatto l’ambientamento. Non andatevene mai senza aver salutato i vostri figli. Se continueranno a piangere, spiegate loro dove andate, che tornerete a prenderlo, che nel frattempo farà delle cose belle e divertenti.
Se vi è possibile, all’inizio preferite mezza giornata. Se non è possibile, assicuratevi sempre di ciò che verrà fatto durante tutto il tempo che il bambino starà al nido.
Ciò che è veramente importante comprendere è se l’ambiente permette al bambino, quando sarà in grado di farlo, di fare da solo. L’educatrice offrirà viceversa una relazione rassicurante all’arrivo, all’uscita, durante il cambio, il pasto, il sonno.
Il bambino non dovrà essere mai forzato a mangiare o dormire, ma dovrà stare in un luogo che permetta che ciò avvenga autonomamente.
A Treviso sono presenti due nidi pubblici, negli altri Comuni potete chiedere informazioni agli uffici preposti. Sono attivi in tutti i comuni nidi privati gestiti da enti operanti nel privato sociale, da enti confessionali, o a indirizzo pedagogico. Da alcuni anni è possibile inserire i propri figli presso i Nidi in Famiglia, che possono accogliere un numero massimo di sei bambini nella fascia 3 – 36 mesi.
IL MELOGRANO CENTRO INFORMAZIONE MATERNITA E NASCITA
www.melogranotv.org