“Eppure sentire”

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Scelti per voi dalla Biblioteca Comunale di Treviso

Il libro per voi scelto è Eppure sentire, di Cristina Bellemo.

Silvia è una ragazza di 15 anni che frequenta il liceo classico, studia pianoforte, gioca a pallavolo ed esce con gli amici. Tutto normale quindi … o no? Non proprio, in quanto Silvia ha un problema in più degli altri. È quasi sorda, fin dall’infanzia. Da quando è piccolina usa l’apparecchio acustico, le “giraffe”, come le chiama; da quando è piccola si impegna, con l’aiuto della mamma soprattutto, a capire le parole dal movimento delle labbra, a fare tutto quello che fanno gli altri bambini come se ci sentisse bene, ma per lei fare tutto quello che fanno gli altri bambini, e poi adolescenti è veramente un grande impegno. Nonostante tutto, o forse anche a causa di questo, ama suonare, ama lo sport, uscire e scambiare pensieri e opinioni con Aurora, la sua migliore amica. E poi durante l’anno conosce Mattia, un ragazzo che fa la quarta scientifico e che si offre di darle ripetizioni di matematica. Un ragazzo che le suscita emozioni mai provate.

Un giorno però subisce un incidente sul pullman con cui va a scuola, le sue orecchie vengono ulteriormente lesionate e l’apparecchio non basta più. L’unico sistema che potrebbe ridarle la possibilità di sentire abbastanza bene è un impianto cocleare, cioè un orecchio artificiale elettronico che viene impiantato nella testa del paziente con un’operazione chirurgica. Non è una scelta facile. Anche se è una strategia che solitamente dà buoni risultati richiede un intervento in una parte del corpo molto delicata, e comunque bisogna poi abituarsi a sentire in modo nuovo rispetto a quando si usano le protesi. Le dottoresse che la seguono fin da quando era piccola le consigliano l’intervento, ma Silvia è molto indecisa. Alla fine farà la sua scelta ma, a prescindere a da questa si renderà conto soprattutto di una cosa: sentire non è solo una questione delle orecchie: c’è anche il cuore che sente, e lei non ha solo il dovere di essere forte per conquistare la sua autonomia, ma ha anche il diritto di lasciare che il suo cuore senta tutte le emozioni, belle o brutte che siano.

Il libro può essere ritirato presso la biblioteca “Andrea Zanzotto”.

Per prendere a prestito i libri è necessaria l’iscrizione alla Biblioteca, che è gratuita. Per farla è sufficiente un documento di identità, e la firma di un genitore per chi ha meno di diciotto anni.

Con la tessera è possibile prendere a prestito fino a sei documenti fra libri e dvd, rinnovabili per un mese.

Nella sala a piano terra i bibliotecari in servizio sono sempre disponibili per ogni informazione e aiuto nelle ricerche.

www.bibliotecatreviso.it
Ig: bit.ly/ig_bibliotecaazanzotto
Fb: bit.ly/fb_bibliotechecomunalitreviso

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