The King of Pop

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L’estate 2009 rimarrà  nella storia della musica per la notizia che ha sconvolto milioni di fans in tutto il mondo: la morte di Michael Jackson.
Il 25 giugno, in tarda serata, hanno cominciato a rincorrersi notizie pi๠o meno attendibili, agenzie, smentite e conferme fino al triste comunicato ufficiale che annunciava la morte di Jacko per arresto cardiaco. Da lଠin avanti settimane di interrogativi ed indagini per far luce su una fine con non pochi lati oscuri, perfettamente in linea con quella che è stata la vita della popstar.

Il re degli anni ’80. La carriera musicale inizia a soli cinque anni quando Joseph, violento padre padrone di Michael, forza i propri figli a formare un gruppo che chiamerà  “Jackson 5” di cui Michael è il leader. L’ascesa verso il successo è rapida, la casa discografica Motown li inserisce nel proprio catalogo ed in pochi anni realizzano pi๠di dieci album puntualmente ai vertici delle classifiche.
Alla fine degli anni settanta Michael pubblica “Off the wall”, album da solista di notevole successo ma nulla in confronto con quanto accade nel 1982. E’ questo l’anno di uscita di Thriller, l’album che ha infranto tutti i record di vendite e tuttora detiene il primato con oltre 100 milioni di copie, al suo interno brani intramontabili come “Beat it”, “Billy Jean” e “Thriller” valorizzato da un videoclip firmato John Landis unico per quegli anni.
Michael diviene per il mondo intero “The King of Pop”, la sua popolarità  è alle stelle e nel 1985 compone con Lionel Richie il singolo “We are the world”, un successo planetario i cui ricavati vengono destinati ai bambini africani.
Il periodo d’oro di Jacko si chiude con l’album “Bad”, undici brani di cui nove singoli ed oltre trenta milioni di copie vendute.
Negli anni novanta c’è ancora spazio per l’ottimo successo di “Dangerous” dopodichà© inizia la parabola discendente della carriera di Michael.
Una vita complicata spesso infelice. Tale è la sensazione che si ricava ripercorrendo la storia dell’artista: dapprima le violenze del padre, poi la soffocante presenza dei media, la chirurgia plastica, la malattia della pelle, le accuse di pedofilia per le quali non è mai stato condannato ma che ne hanno certamente segnato gli ultimi quindici anni ed infine i problemi finanziari e l’abuso di farmaci.
Un innovatore. Una caratteristica che ha decretato il successo di Michael Jackson è stata certamente la capacità  di stupire ed incuriosire il proprio pubblico, scrive Luzzato Fegiz “…la sua forza stava in un modo di ballare e di essere in scena che puಠessere paragonato alla rivoluzione dei corpi scatenata a suo tempo da Elvis Presley…”, senza dimenticare poi i video, sempre molto costosi ma di grandissimo effetto e l’efficacissimo marketing che accompagnava album e tour.
Il ritorno mancato e l’eredità  artistica. Luglio doveva essere il mese del ritorno sul palco di Jacko, con una cinquantina di concerti (già  sold out) a Londra per il suo “This is it tour”. Purtroppo la morte a soli 50 anni ha spezzato tutti i progetti e lasciato nello sconforto i fans.
Come per tutti i grandissimi artisti l’eredità  lasciata da Michael Jackson è di livello elevatissimo, con novità  quali il singolo “This is it” lanciato dalle radio il 12 ottobre, l’omonimo doppio cd di prossima uscita ed il film nelle sale dal 28 ottobre per sole due settimane, ma soprattutto con decine di canzoni che hanno fatto la storia della musica.
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