Nasce “Casa Rotary Vanessa”

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Casa rifugio per le donne vittime di violenza

Il 31 maggio presso il Vescovado di Treviso è stata presentata “Casa Rotary Vanessa”, una nuova casa rifugio nel territorio trevigiano per le donne vittime di violenza.

“Casa Rotary Vanessa” è frutto del lavoro di rete della Fondazione Maurocordato, del Rotary Club Treviso Terraglio e del Centro Antiviolenza Telefono Rosa di Treviso. La nuova casa sarà un luogo sicuro e protetto in cui donne vittime di violenza di genere potranno trovare la serenità per affrontare un cambiamento nel proprio percorso di vita, insieme ai loro figli.

Il nome dell’abitazione è un tributo al ricordo di Vanessa Ballan, la giovane donna uccisa lo scorso dicembre a Riese Pio X insieme al bimbo che portava in grembo. I famigliari di Vanessa hanno acconsentito a dare il suo nome alla casa e hanno voluto partecipare alla presentazione in Vescovado.

Importanti parole riguardanti la violenza sulle donne e il nuovo progetto sono state pronunciate durante la presentazione. Il Vescovo di Treviso, Michele Tomasi, ha sottolineato quanto sia determinante porre fine alla violenza di genere, definita come matrice di tutte le altre violenze.

Il Sindaco di Treviso, Mario Conte, ha sottolineato come sia importante combattere attraverso la cultura e la prevenzione ma anche fornendo servizi e riferimenti a chi si trova in un momento di bisogno. Un ambizioso e lodevole intento è stato espresso da Riccardo Piazza, presidente del Rotary Club Treviso Terraglio, che mira a creare, con la collaborazione degli altri club, un sistema di accoglienza diffuso che divenga un fiore all’occhiello per Rotary e un punto di riferimento per le vittime di violenza. Molto interessanti le parole di Maria Stella Di Bartolo, presidente del Centro Antiviolenza Telefono Rosa di Treviso, che ha illustrato quanto preziosa si sia già dimostrata l’esistenza della prima Casa Rotary, inaugurata un anno fa nel trevigiano.

Molto sentito e commovente, infine, l’intervento di Nicola Ballan, fratello di Vanessa, che, con grande dignità e in rappresentanza di tutta la famiglia, ha ringraziato per la dedica alla sorella e ha invitato all’aiuto e all’ascolto del prossimo.

Nicola ha poi concluso leggendo i versi della poesia “Immortalità” di Claire Harner:

Non stare in piedi
presso la mia tomba a piangere.
Non sono lì,
non dormo
sono i mille venti che soffiano,
sono i luccichii di diamante nella neve,
sono la luce del sole sul grano maturo,
sono la dolce pioggia autunnale.
Mentre ti svegli con il silenzio mattutino,
io sono il rapido impeto
di uccelli silenziosi in volo circolare,
io sono il giorno che trascende la notte.
Non stare in piedi
presso la mia tomba a urlare.
Non sono lì,
non sono morto.

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