Nei Balcani con Rete Progetto Pace
“È incredibile prendere delle persone con quasi nulla in comune e far venire fuori questo. È un viaggio che mi ha aperto gli occhi, anche su quella storia che a scuola non si riesce a fare. Non pensavo di sopportare così tanto peso emotivo, ma a volte per prendere decisioni giuste basta parlare con le persone giuste, e qui ce ne sono state molte.”
È così che Martina, 19 anni, riassume l’esperienza del Viaggio Umanitario appena vissuto.
Siamo ad Agosto 2022, 25 ragazzi dai 16 ai 19 anni partono per i Paesi dei Balcani per portare aiuti umanitari. Ed è proprio lì che si concretizza l’obiettivo tangibile della Rete, un’associazione che nasce come rete internazionale di scuole, enti ed associazioni che collaborano per promuovere una cultura di pace, quindi non solo un nome, ma un desiderio di creare opportunità e legami veri e forti basati sul dono e la fiducia tra le persone e tra i Paesi.
Crediamo nei giovani, come cittadini del mondo e cittadini del domani, da quando nel 1994 due studentesse dell’istituto Besta di Treviso, Katia e Irene, decisero di partire per il primo viaggio umanitario in un Campo profughi di Postojna in Slovenia, dove erano rifugiate famiglie provenienti dalla Bosnia e dal Kosovo.
Per questo la nostra associazione si rivolge principalmente a loro, ai giovani, consapevoli che sono il nostro futuro e che hanno in mano tutte le carte per poter rendere questo mondo un posto migliore, e ci piace pensare di aiutarli nel nostro piccolo a trovare alcuni strumenti per farlo.
Attraverso i nostri Convegni, cerchiamo di trattare temi importanti in maniera non convenzionale, non rendendo i nostri incontri solo una lezione frontale ma eventi coinvolgenti e interessanti per un pubblico giovanile. Questi cadono il 7 Dicembre, in occasione della Giornata mondiale dei diritti umani del 10 dicembre, in cui trattiamo temi in merito a questa giornata, per guardarci intorno e capire un po’ “a che punto siamo”. Quest’anno (2022) abbiamo aperto una parentesi sulla situazione tra Ucraina e Russia, l’occupazione cinese in Tibet e ciò che sta accadendo in Iran, temi che ultimamente sono stati sulle bocche di tutti, per fare un po’ di chiarezza su quello che sta accadendo nel mondo grazie all’intervento di relatori competenti e che hanno vissuto quelle realtà, come giornalisti o come testimoni.
L’anno scorso abbiamo inaugurato un secondo evento a febbraio, una simulazione sul clima che vede come partecipanti attive le classi che si personificano nelle potenze internazionali, ognuna con le proprie risorse e possibilità, e cercano di trovare un accordo comune in una simulazione vera e propria.
Dal 23 al 29 aprile ripartiremo invece per un nuovo Viaggio Umanitario Interculturale, in direzione Polonia e Ungheria, dove cinquanta ragazzi delle scuole superiori avranno l’opportunità di vivere questa esperienza con l’obiettivo di collaborare con organizzazioni presenti sul territorio portando aiuto, sostegno e speranza alla popolazione locale, oltre a quello di confrontarsi con situazioni economiche, politiche e sociali differenti, attraverso incontri ONG locali, gemellaggi con scuole/università, meeting con la Rete Ungheria, consegna fondi e materiale umanitario raccolto con iniziative di solidarietà presso scuole, associazioni, orfanotrofi, case famiglia ed altre realtà.
E visto che tutte le nostre attività sono dedicate a loro, affidiamo a chi ha vissuto in prima persona queste esperienze il compito di lasciare un giudizio:
È un’esperienza che ti cambia la vita. Ti permette di prendere maggiore consapevolezza del valore dei tuoi gesti, scopri quanto sia bello vedere nascere la felicità dal dolore, senti nell’aria e osservi quanta sofferenza questi luoghi si portano dietro, rimanendo riconoscenti al proprio passato con la speranza di un futuro migliore; e condividerai tutto ciò con compagni indimenticabili. (Egle, 18 anni)
Lo consiglierei fortemente (e lo sto già facendo) poiché è un’esperienza unica mista di riflessione, di scoperte e forte amicizia coi compagni di viaggio. (Gianmarco, 18 anni)
È una delle esperienze più arricchenti che tu possa fare, sul lato umano conosci persone interessantissime e con le quali instauri bellissime amicizie, poi ti fai un interessante affresco dei Balcani e vai a visitare realtà dove normalmente anche in un viaggio turistico non andresti. (Sofia, 17 anni)
Credo sia un’esperienza quasi necessaria soprattutto in quest’età: ti permette di aprire gli occhi, riflettere, essere consapevole di realtà presenti e passate (che spesso vengono dimenticate) e di farlo in modo concreto. (Anna, 19 anni)
È un’esperienza che non capita spesso di fare e raccontarlo non rende davvero giustizia a ciò che si prova vivendolo. (Emma, 17 anni)
Se sei una persona intraprendente, ti stanno a cuore i Diritti umani, vuoi rimboccarti le maniche per fare qualcosa di concreto e sei interessato alle nostre iniziative, non esitare a contattarci per entrare a fare parte di questa grande Rete.
Per maggiori informazioni rimaniamo a disposizione ai seguenti contatti: studenti@reteprogettopace.it ; IG @reteprogettopace ; www.reteprogettopace.it