La Fenice premia la professoressa Scalìa

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Alla docente del Liceo Duca degli Abruzzi il premio Teacher Ambassador

La Fondazione Teatro La Fenice di Venezia ha conferito alla prof.ssa Rossana Scalia in servizio presso il Liceo “Duca degli Abruzzi” il premio speciale Teacher Ambassador 2022/2023. Si tratta di un riconoscimento nei confronti dei docenti che si sono maggiormente distinti per interesse e partecipazione ai progetti didattici de La Fenice Education. Da anni infatti l’insegnante introduce al mondo della musica gli studenti delle sue classi, accompagnandoli a Venezia ad assistere a spettacoli e concerti di vario genere.

“Ho cominciato nel 2007 a interessarmi ai progetti che il Teatro La Fenice offre alle scuole – racconta la professoressa Scalia. All’epoca l’organizzazione era diversa, i percorsi erano quasi esclusivamente incentrati sull’opera lirica ed erano molto complessi e articolati. Nel corso degli anni l’offerta formativa è cambiata, si è adeguata ai mutamenti in atto nelle scuole, alle esigenze delle nuove generazioni e oggi spazia dalla lirica alla musica contemporanea, esplorando anche generi come il rock e il pop: ricordo per esempio una bella attività su Franco Battiato.

Quali sono le proposte didattiche?

Le proposte si articolano in lezioni introduttive all’opera lirica (la mattina) a cui fa seguito lo spettacolo (il pomeriggio), in lezioni/concerto della durata di un’ora e nelle attività di PCTO, finalizzate a far accostare e appassionare i giovani al linguaggio musicale, per esplorarlo e creare originali percorsi interdisciplinari.

Come sceglie le attività da proporre alle sue classi?

I ragazzi vanno formati gradualmente, perché certi linguaggi musicali, come la musica dei compositori contemporanei, risultano più ostici, quindi richiedono tempo e percorsi di ascolto. Propongo l’opera lirica a partire dalla seconda classe, più spesso dalla terza, riservando alle prime classi percorsi più accessibili, come le lezioni/concerto della durata di un’ora.

Come sono organizzate le attività nel dettaglio?

Le lezioni introduttive all’opera lirica prevedono una formazione e un’autoformazione del docente che successivamente introduce e illustra l’argomento e le caratteristiche strutturali dell’opera alla classe: le proposte sono molto varie, spesso non legate alle opere di repertorio. Anche da questo punto di vista La Fenice è all’avanguardia.

Le lezioni concerto invece sono promosse dall’associazione MusiKamera: di recente con una classe prima ho seguito una lezione dal titolo Il giro del mondo in 60 minuti, nella quale un quartetto di sassofoni ha spaziato da Vivaldi alla musica greca contemporanea. Le lezioni si tengono in una delle Sale apollinee del Teatro La Fenice sicuramente suggestiva per gli studenti, i quali oltre all’ascolto della musica, possono vivere l’esperienza di immergersi nell’ambiente teatrale, ammirando uno dei teatri lirici italiani più famosi al mondo.

Le attività del PCTO sono incentrate quest’anno sull’opera lirica e sulla scrittura giornalistica dell’opera lirica, con lezioni pomeridiane tenute da una giornalista che è anche musicista.

Il progetto introduce alla conoscenza del processo di nascita di una “terza pagina” e di una pagina degli spettacoli sui quotidiani, approfondendo la differenza tra comunicato stampa, presentazione, intervista, recensione, reportage di costume e differenziando i registri linguistici utilizzati nel quotidiano, settimanale, magazine di settore e web magazine; illustra inoltre come si presenta un allestimento lirico sulla pagina degli spettacoli di un quotidiano e prevede la preparazione di un prodotto finale da parte degli studenti.

Lo scorso anno invece tra le proposte del Teatro ho scelto “Après une lecture de Dante: gli scenari musicali della Divina Commedia”, un Progetto di PCTO online, realizzato nell’ambito delle manifestazioni elaborate in occasione del settecentenario dalla morte del Sommo Poeta. Il percorso, attraverso lezioni online, ha offerto la possibilità di approfondire la figura di Dante musicus e di verificare attraverso l’analisi delle tre cantiche l’importanza conferita alla dimensione sonora all’interno dell’ambientazione scenografica del poema.

Al termine delle lezioni era prevista l’ideazione di un percorso musicale sulla Commedia indirizzato ai bambini della scuola primaria, per ricreare appunto gli scenari sonori con cui tracciare l’itinerario. Noi abbiamo realizzato un file audio dell’Inferno che è stato presentato e apprezzato durante le giornate del Convegno “I saperi dall’ascolto” che si è tenuto a Urbino dal 29 settembre al primo ottobre di quest’anno.

Voglio sottolineare a tal scopo che l’aspetto più significativo è sicuramente quello del coinvolgimento diretto degli studenti, i quali sono chiamati a essere attivi protagonisti del loro apprendimento.

Sembra evidente che lei dedica molto tempo a questa attività…

Sicuramente occorre molto tempo per organizzare, costruire percorsi, realizzare ricerche (da anni mi dedico anche a studi sul paesaggio sonoro) però ne vale la pena: sono attività coinvolgenti che portano frutto. Qualche anno fa, in occasione della giornata della Memoria, raccogliendo gli stimoli offerti da un corso sulla musica del Novecento che avevo seguito presso La Fenice, ho preparato e proposto un percorso sonoro sull’Olocausto. I ragazzi hanno apprezzato moltissimo e sono rimasti profondamente colpiti perché si sono completamente svincolati dagli stimoli visivi a cui la sovraesposizione nel corso di tanti anni li ha assuefatti. Chiaro che gli insegnanti devono fare fatica, ma se riescono a coinvolgere gli studenti, rendendoli protagonisti, la consapevolezza a cui gli stessi ragazzi arrivano è ben diversa.

E io come insegnante sono estremamente grata alla Fenice per quanto in questi anni ha offerto a me e ai miei studenti in termini di formazione, crescita umana e culturale e stimoli continui a ricercare, approfondire, sperimentare.

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