Platone a teatroooo?!

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Forse non tutti sanno che il filosofo Platone si chiama così perché – a quanto pare – era un uomo dalle spalle molto larghe. Non sproporzionate, s’intende, però sembra fosse ben piazzato… così tanto che ancora dopo millenni lo ricordiamo con il suo soprannome, Platone appunto, da platus che in greco vuol dire ampio. Già così forse ci sta un po’ più simpatico, perché se ci immaginiamo un vecchietto con la barba, è giusto sapere che quel vecchietto è stato anche un giovane aitante, magari anche bravo negli sport.

Però era anche un uomo un po’ alienato dalla realtà, dobbiamo dirlo. Aristocle – questo infatti era il suo vero nome – ha formulato idee straordinarie e in qualche modo molto attuali, per esempio sulla forma di governo di uno stato… eppure per ben tre volte ha provato a metterle in pratica in una città – Siracusa, nell’allora Magna Grecia – con il risultato di essersi fatto odiare da tutti, dal re al cittadino siracusano indistintamente. Idealmente però, la sua idea di stato democratico resiste ancora oggi.

Altre riflessioni sono state meno geniali, dobbiamo dirlo. Per esempio quella volta che ha scritto che la cosa peggiore in cui reincarnarsi, per un uomo, era una donna. Oppure un pesce. Possiamo forse capire il pesce, ma la donna magari anche no, nemmeno se siamo nel IV secolo a.C.

Mettiamoci una pietra sopra, pensiamo invece ai bellissimi spunti che ci ha lasciato ancora oggi la filosofia di Platone. Per esempio la sua visione dell’amore, raccontata in uno dei suoi dialoghi più famosi: il Simposio. La scena è molto simpatica: Socrate (Platone infatti nei dialoghi parla sempre attraverso il personaggio del suo maestro Socrate) si trova a casa di un certo Agatone insieme ad altri personaggi illustri della Atene dell’epoca. Mangiano, bevono, l’atmosfera è evidentemente molto rilassata – tanto che il commediografo Aristofane singhiozza da quanto è sbronzo – e si scambiano idee su che cosa sia Amore, Eros. Da qui uno spunto interessante che possiamo prendere e metterci in tasca, ancora oggi: “D’altro canto, nemmeno gli ignoranti amano la sapienza, né desiderano diventare sapienti. Proprio in questo, difatti, l’ignoranza è insopportabile, nel credere da parte di chi non è né bello né eccellente, e neppure saggio, di essere adeguatamente dotato. Chi non ritiene di essere privo, dunque, non desidera ciò di cui non crede di aver bisogno”.

Tutto quello che vi abbiamo raccontato di Platone lo potete ascoltare con le vostre orecchie: non leggere sui libri, ma vederlo con i vostri occhi sul palco di un teatro! Noi de La chiave di Sophia cerchiamo sempre di affondare gli stereotipi e di uscire dagli schemi, per questo abbiamo liberato la nostra fantasia e creato ben due spettacoli a tema filosofico. IMAGO | Filosofia a ritratti racconta genio, curiosità e retroscena delle vite dei filosofi; Filosofia in chiave di violino invece porta in scena il pensiero attraverso letture musicate delle opere. Entrambi gli spettacoli hanno tra i loro protagonisti Platone, ma anche altri filosofi come Seneca, Cartesio, Nietzsche, Aristotele e compagnia bella.

Ebbene sì, la filosofia esce dai libri polverosi e si mette in bella mostra… addirittura sul palco di un teatro! Vuoi vederlo con i tuoi occhi? Scopri tutti gli spettacoli su www.lachiavedisophia.com!

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