Mi chiamo Michele, sono uno studente dell’ITIS Max Planck di Treviso e frequento la quinta superiore. L’estate scorsa, più precisamente nella settimana tra il 19 e il 24 luglio, ho partecipato ad un corso di orientamento alla Scuola Normale Superiore di Pisa dopo essere stato selezionato tra le quattro candidature di studenti meritevoli segnalate dal mio istituto.
La Normale di Pisa ha dato la possibilità a 140 studenti provenienti da Licei e Istituti tecnici di tutta Italia di partecipare (purtroppo online vista la situazione di pandemia) ai corsi universitari di diversi indirizzi per aiutarli, attraverso l’esperienza a scegliere con maggiore consapevolezza il proprio futuro universitario.
Trovo emozionante l’idea di permettere a studenti delle superiori, così vicini al diploma come possono esserlo quelli che hanno terminato la quarta superiore e ancora indecisi sul percorso da intraprendere una volta diplomati, di partecipare a corsi universitari così svariati.
Appena mi è stato proposto di partecipare non ho avuto dubbi al riguardo; un’occasione così è più unica che rara dopotutto. Infatti ogni scuola può proporre un numero massimo di quattro alunni che poi vengono ulteriormente selezionati: quando mi è stato comunicato che ero tra i 140 ammessi quasi non mi pareva vero. Non è stato tutto rose e fiori purtroppo: il corso di orientamento si sarebbe dovuto svolgere presso la sede della Scuola Normale Superiore a Pisa ma visti gli svariati problemi logistici legati al Covid il corso è stato svolto nella sua interezza a distanza tramite piattaforma digitale. Questo però non ha di certo scoraggiato il corpo docenti dell’università, né tantomeno i partecipanti come me; anzi, è stato forse quello che ci ha spinto a trovare il meglio in questa esperienza nonostante le limitazioni.
Parlando poi degli argomenti trattati, di certo non ve n’era carenza. Le lezioni proposte dalla scuola comprendevano svariati campi a partire dalla sociologia fino alla matematica, dalla medicina all’ingegneria e persino arte e storia. Vedendo un così ampio spettro di discipline qualcuno potrebbe individuarne alcune che a prima vista sembrano non essere troppo inerenti al suo ideale percorso di studi. Quello che posso dire al riguardo è che per quanto una disciplina possa sembrare distante o fuori dalla nostra area di competenza, ognuna delle lezioni del corso presenta talmente tanti spunti di riflessione da non risultare mai noiosa o inutile. Inoltre c’è da considerare come tutte queste discipline in qualche modo prendessero in prestito concetti o argomenti dalle altre, introducendo argomenti disparati e nuovi. Per quanto mi riguarda questa esperienza è stata in grado di schiarirmi molto le idee riguardo al mondo universitario che prima mi era alieno.
Le lezioni, tuttavia, non sono l’unico motivo per cui partecipare: conoscere altri studenti nella propria situazione può veramente aiutare a mettere le cose in chiaro. Consiglio vivamente, a chiunque ne abbia la possibilità, di provare a partecipare a questo corso, in quanto, a mio parere, è forse uno dei migliori modi per iniziare a interfacciarsi con l’università e riflettere sul proprio futuro.