La violenza sulle donne

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I ragazzi dell’Istituto Penale Minorile di Treviso, studenti del CPIA “A.Manzi”, si sono cimentati in un laboratorio di scrittura, toccando tematiche importanti, come la violenza di genere.

Lo scopo del laboratorio è stato soprattutto di formare e sensibilizzare gli studenti-detenuti rispetto alle problematiche attuali sulla violenza delle donne, quello che segue è un testo estratto dal lavoro di un ragazzo.

“Chi picchia una donna è una merda” una frase che ho impressa nella testa fin da piccolo. Sono cresciuto in un ambiente dove la violenza sulle donne è sempre stata presente, ne ho viste di tutti i colori e a pagare le conseguenze è sempre stata una donna e mi sembra un’ingiustizia, che il motore che mette in funzione ogni giorno e che mantiene in piedi il mondo venga maltrattato, distrutto psicologicamente e fisicamente ogni giorno che passa sempre di più e sempre più forte. Che sia una prostituta, che sia mia mamma, sorella, zia, ho sempre visto la sofferenza nei loro occhi, sempre e solo a causa di un uomo. Io nel mio poco che posso fare ho giurato a me stesso di non far mai soffrire una donna, sono cosciente del fatto che ho fallito nel momento in cui sono entrato in carcere. Ma quello che doveva succedere ormai è successo, quindi devo mettere il cuore in pace e continuare a sperare e continuare a portare avanti questa mia “missione” che per me vale tantissimo. Tante persone pensano che lo faccio per attirare attenzione, ma a me del parere degli altri non me n’è mai fregato niente… […]

Sono cresciuto senza padre, solo da donne e mi sono sempre messo in mezzo fra mia madre e il suo compagno anche se di mezzo c’era un coltello di cucina da 40cm. Perché per me la paura non esiste, e vorrei urlare al mondo intero di non avere mai paura di niente e di nessuno bisogna affrontare sempre tutto a testa alta, è il consiglio che vorrei dare a tutte le donne, non avere mai timore e di non sentirsi mai inferiori a un uomo.

Perché noi uomini abbiamo una visione del mondo secondo me più semplice di quella delle donne, cioè è un po’ come i leoni e le leonesse nella giungla: il leone grande e grosso si considera il più importante, ma senza le leonesse che vanno a cacciare e crescono i cuccioli da sole il leone sarebbe già estinto. Una donna va amata e curata come un fiore, perché ci donano emozioni e sentimenti indescrivibili che non possiamo neanche descrivere e che nient’altro al mondo ci potrà mai dare.

Simba

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