Il progetto, articolato in più incontri a distanza, ha come finalità la sensibilizzazione degli studenti circa il tema della violenza. Una vera e propria presa di coscienza sui fatti aberranti che accadono oggigiorno. Infatti, attraverso l’illustrazione di schemi, mappe e dati, è stato possibile comprendere quanto il fenomeno della violenza di genere sia diffuso a livello nazionale e internazionale.
Gli studenti non erano sicuramente a conoscenza dell’esistenza di associazioni e servizi specifici, istituiti allo scopo di prevenire gli atti di violenza, tutelare le vittime, rieducare i carnefici.
La rieducazione maschile costituisce, a nostro avviso, un primo, timido tentativo di scardinare gli stereotipi e i ruoli di genere, al fine di ridurre le presunte asimmetrie tra i sessi.
Per merito dell’esperienza vissuta, dei numerosi interventi degli operatori e del coinvolgimento emotivo che hanno saputo suscitare in noi studenti, molte più ragazze potranno rivolgersi a qualcuno che riesca a comprenderle e, soprattutto, ad aiutarle concretamente.
Quindi non dovrebbe esserci la possibilità di SCEGLIERE di aderire agli incontri, dovrebbero essere obbligatori per tutti.
Tutti devono vedere, tutti devono sapere, tutti devono conoscere.
Noi ragazzi del Gruppo3 della 3°A gec, abbiamo deciso di realizzare un video, sulla base delle nostre conoscenze, per dare maggiore rilevanza al fenomeno.
Infatti un’immagine, una rappresentazione grafica, un qualsiasi elaborato statico, non avrebbe potuto consentire allo spettatore quel processo di immedesimazione, indispensabile per capire a pieno il disagio e il dolore delle donne.
Barbieri Elena, Bucciol Giorgia, Granieri Luca, Lamonato Vittoria, Mazarese Alvise, Padoan Aurora 3AGEC (Istituto Palladio)