Francesco Maino, un libro e uno spettacolo.
Dopo il best seller Cartongesso, ora ripubblicato da Einaudi in una nuova edizione, l’autore di San Donà ritorna con un libro di contenuto singolare e in una edizione particolarmente curata tipograficamente e impreziosita da 5 disegni di Franco Zabagli, variazioni calligrafiche a inchiostro di china sulle parole del “Ritmo bellunese”. In Ratatuja Maino riprende i suoi scritti quotidiani pubblicati nel sito (www.francescomaino.it) e nella seguita pagina facebook, e libera dalla rete pensieri, polemiche e riflessioni. Ratatuja è anche la base per un reading, creato insieme agli Schrödinger’s Cat, trio di giovani musicisti di spicco della scena indie electro italiana, accompagnato dai video del documentarista Marco Maschietto. Ratatuja esprime una nuova poetica dell’anti-abbandono, della passione per la propria terra, che Maino definisce: “Un Veneto spaesato, narrato in una confusione divertente, appunto una ratatuja, parola di derivazione francese che dall’origine culinaria e nobile passa alla nostra connotazione di disordine e caos”.
Una versione adattata del reading di Ratatuja è stata presentata dall’autore in una vivace serata alla libreria Canova di Treviso il 5 maggio scorso.
Francesco Maino, Ra-ta-tu-ja. Parole alla prova, Ronzani Editore, 2016, pp 56 e 5 tavv. , €12,00
Le due facce della medicina.
Spinsanti ci presenta la figura di Giano bifronte come simbolo dei due saperi su cui si basa la medicina, il sapere che conta e quello che racconta, ma invece che contrapposti, dialoganti. Potendo scegliere tra un vestito prodotto in serie e uno su misura, confezionato da un bravo sarto, non avremmo dubbi. La stessa preferenza possiamo trasporla alle cure mediche: quelle che rispettano il nostro profilo personale e non sono uguali per tutti, sono la nostra aspirazione. Il diritto riconosce l’autonomia nella scelta delle cure; la bioetica promuove l’informazione e il consenso. Ma la chiave che apre la serratura di una medicina personalizzata si chiama narrazione. Narrando si guarisce: chi viene “delocalizzato” nella terra ignota della malattia trova nel racconto e nella condivisione del suo vissuto una risorsa per accedere alla Grande Salute, condizione di crescita complessiva. L’autore è psicologo e teologo e ha insegnato etica e bioetica nelle università di Roma e Firenze. E’ stato componente del Comitato Nazionale per la Bioetica.
Sandro Spinsanti, La medicina vestita di narrazione, Il pensiero Scientifico, 2016, pp 212, €15,00
Il femminicidio, una reltà che non possiamo ignorare.
Francesca Carollo ci conduce attraverso un campo minato, interrogandosi – e interrogandoci – sui mille significati della parola “femminicidio”; perché: «Anche se queste tre donne non le conoscevo, e non si conoscevano tra loro, io sto dalla loro parte. E non sto dalla parte dei loro aguzzini… Perciò le chiamo amiche. E poiché sono amiche che non ho più, poiché continuo a occuparmi di loro testimoniando il seguito dei processi che riguardano le loro scomparse, come portando ogni giorno un fiore alla loro memoria, qui le voglio ricordare riproducendo fedelmente la cronaca, ma uscendone anche, e aggiungendo, dove mi sarà concesso, le verità del cuore che la televisione non può raccontare per ragioni di tempo».
L’autrice è inviata e volto storico di «Quarto Grado», programma televisivo in onda in prima serata ogni venerdì su Rete 4.
Francesca Carollo, Le amiche che non ho più, Pironti Editore, 2016, pp 132, €12,00.