Una grande e terribile bellezza (di Libba Bray)

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Ritorniamo nuovamente a recensire un romanzo della scrittrice Libba Bray. Questa volta abbiamo letto “Una grande e terribile bellezza”, il primo volume di una trilogia fantasy che ha conquistato gli Stati Uniti e purtroppo in Italia non ha raggiunto la popolarità  che merita.

unagrandeeterribilebellezzaLa protagonista e voce narrante è Gemma Doyle, una sedicenne che, sul finire dell’Ottocento, a seguito della morte violenta della madre, viene mandata da Bombay in Inghilterra per entrare alla Spence Academy, un cupo quanto esclusivo collegio femminile. Nel XIX secolo, alle ragazze dell’alta società  inglese era richiesta “grazia, eleganza e bellezza” per diventare “le future mogli e madri d’Inghilterra, padrone di casa impeccabili e custodi delle tradizioni femminili dell’Impero”. Tra noiose lezioni di francese, di portamento e rigida disciplina, Gemma, nonostante i suoi modi poco british, viene finalmente accettata dalle altre studentesse: in particolare riesce a farsi amiche Felicity, Pippi e la compagna di stanza Ann.

Le oscure visioni, che erano iniziate in India, in concomitanza con la morte della madre, continuano anche alla Spence Academy. Gemma vuole capirne di più soprattutto quando scopre nel parco del collegio un diario segreto. Dalla lettura di questo quaderno Gemma viene a sapere che un tempo alcune ex studentesse avevano fondato una congrega dedita alla magia e all’occultismo chiamata l’Ordine. Quelle ragazze erano riuscite ad entrare in un mondo fatato parallelo in cui tutto era possibile. Quando, con grande sorpresa, sulle pagine del diario Gemma legge anche il nome di sua madre, decide di rivelare questo segreto alle sue amiche e così, con la speranza di dimenticare lo squallore della vita quotidiana e il distacco dalle loro famiglie, Felicity, Pippi, Ann e Gemma si ritrovano a costituire uno sparuto gruppetto che prova a ricostituire l’Ordine, ma non sanno a cosa andranno incontro.

Come si può capire dalla trama questo libro appartiene al genere del paranormal romance… ma di romance c’è ben poco, invece poteri magici e occultismo (da sempre cifra stilistica di Libba Bray) sono i protagonisti della narrazione.

“Una grande e terribile bellezza” è un romanzo godibile ma ancora acerbo rispetto a “La stella nera di New York” che avevamo recensito sulle pagine de “La Salamandra” qualche tempo fa’. La distanza tra i due romanzi è forse proprio nella ricostruzione storica: “La stella nera di New York” approfondiva esaustivamente gli anni ’20 degli Stati Uniti, qui invece l’epoca vittoriana è solo tratteggiata, sembra quasi che l’autrice in “Una grande e terribile bellezza” abbia voluto privilegiare la trama fantasy e la descrizione dell’amicizia. Gemma Doyle è un’eroina passionale che non vuole arrendersi al destino di sedicenne del suo tempo: non accetta “l’elegante sottomissione” femminile che il suo tempo le impone. Nonostante l’atmosfera mistery e fantasy, Libba Bray crea personaggi attuali e descrive relazioni reali: Gemma è una sedicenne ribelle che potrebbe essere un’adolescente di oggi che commette errori ed incertezze perché segue il suo cuore. L’amicizia non è idealizzata: è quella che con fatica si coltiva ogni giorno, fatta di affetto, compromessi ma anche incomprensioni e risentimenti.

“Una grande e terribile bellezza” è un fantasy, ma soprattutto la storia di un’amicizia tra quattro ragazze. Per chi preferisce invece seguire la scia di omicidi a sfondo esoterico negli Stati uniti d’America degli anni ’20 a scaffale c’è anche “La stella nera di New York”. I romanzi sono disponibili per il prestito presso la sede di Città  Giardino “Andrea Zanzotto” della biblioteca comunale di Treviso.

Buona lettura!

Biblioteca Comunale di Treviso
www.bibliotecatreviso.it

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