
Chiara Carminati
Un romanzo tra segreti e avventure quotidiane
C’è un diario – e c’è più di un segreto – in questo romanzo di Chiara Carminati arrivato in libreria il 21 marzo. La casa editrice Equilibri pubblica, nella collana di narrativa Max Storie Selvagge, Diario in corsa, rivolto a lettrici e lettori a partire dagli 8 anni e uscito per la prima volta nel 2009. Una nuova edizione arricchita dalle illustrazioni in bianco e nero di Massimo Pastore, che ha curato anche la grafica di copertina, e che permettono di trasformare in piccole ed efficaci polaroid le situazioni descritte.
Una protagonista con il taccuino sempre pronto
Nel mio “Manuale del perfetto giornalista” ho letto che i giornalisti in missione, quelli che scrivono i reportages, possono anche ritrovarsi senza bagaglio, ma non si separano mai dai loro taccuini. Farò finta di essere una giornalista in viaggio e scriverò sul mio taccuino quello che succede. Deve pur succedere qualcosa su uno scuolabus.

Lo scuolabus come teatro di misteri e incontri
Pagina dopo pagina, leggendo questo diario frizzante e senza filtri, si sale sul pulmino che tutti i giorni (a parte quelli di pioggia) accompagna a scuola l’intraprendente protagonista. Uno scuolabus è un palcoscenico perfetto per una quotidianità che corre ed è scandita da piccoli e grandi misteri, strane sparizioni, preziose alleanze e odiose discriminazioni. Ed è il teatro in cui avvengono gli incontri più vari (e veri), come quelli con Catena, sempre arruffato, silenzioso e scavezzacollo. O quelli con i “grandi” dell’ultimo anno, Elia, la Raganella e il Biondo, che salgono a spintoni e occupano tutta una fila di posti, quelli che si mostrano spavaldi e strafottenti soprattutto con Miriam, che ha le trecce, gli occhi grandi e scuri, aspetta lo scuolabus alla fermata Cimitero e abita in una roulotte. Senza dimenticare gli autisti, così diversi tra loro: Aurora, dolce e saggia; Santana, che fa un po’ paura con quella voce cavernosa e i grandi baffoni; e Cammello, che mastica semi di zucca e a volte non sputa solo quelli, ma anche cattiverie gratuite. Tra le righe c’è anche una mamma lontana ma sempre presente nei pensieri della giovane protagonista, che registra scrupolosamente tutto quello che accade sul suo taccuino, conservato gelosamente.
Uno stile narrativo lieve e coinvolgente
Diario in corsa è un romanzo che scorre veloce, sospeso tra situazioni buffe e momenti più intimi e riflessivi, raccontati con la voce che la scrittura di Chiara Carminati ci ha abituati ad ascoltare: puntuale e lieve. Nella sezione Perleggere si scoprono anche dettagli sulla genesi del romanzo. L’autrice svela, con un pizzico di divertimento, che per alcuni personaggi si è ispirata a persone che ha realmente conosciuto. E anche che i luoghi in cui si svolge la storia esistono davvero a Udine: La Roa da Palma, Viale Carducci, il cimitero, le Case Pop… ma non è detto che abbiano esattamente quel nome nella realtà. Non manca l’invito a giocare, a “riprendersi la città”, percorrendola per scoprire dove si trovano.