Concorso nazionale “10 Febbraio” a.s. 2023-24

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“Un mondo e un passato”

Storie dai luoghi di origine degli esuli giuliano-fiumano-dalmati

 2^ classificata la 5^A del plesso C. Collodi dell’ I.C.5 Coletti di Treviso

Con grandissima emozione, alcuni giorni fa, abbiamo ricevuto la telefonata del Ministero della Pubblica istruzione che ci comunicava una splendida notizia: il lavoro inviato per la partecipazione al concorso “10 febbraio” ha meritato il 2^ posto a livello nazionale e una rappresentanza di insegnanti e alunni riceverà il premio direttamente dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e dal Ministro Valditara.

La gioia dei bambini e di tutto il personale della scuola è stata pari all’emozione provata, e all’impegno per la realizzazione del lavoro stesso.

La premiazione avverrà al Quirinale il 9 febbraio 2024, ma per ora ci piace raccontare proprio come si è sviluppato, a livello didattico, il lavoro che deve molto alla Rete Storia della città di Treviso da sempre impegnata in una formazione di spessore a tanti insegnanti.

Il lavoro presenta i risultati dell’intervista ad una testimone, la signora Mirabile Giuseppina, bimba a Fiume negli anni della II Guerra mondiale e dell’esodo verso l’Italia.

L’intervista ha permesso di ricongiungere la “macro-storia” alla “micro-storia” e di dare spessore alle vicende, consentendo ai bambini di comprendere il costo umano di eventi che avrebbero potuto sembrare loro astratti e lontani.

In questo percorso narrativo, i bambini non sono stati passivi uditori, perché la vicinanza con la testimone li ha spinti a porre domande e ad immedesimarsi in situazioni che alcuni di loro “in un altro luogo ed in un altro tempo”, hanno vissuto in questi anni con le proprie famiglie.

Il lavoro è stato completato con l’analisi di fonti iconografiche e la costruzione della “mappa geo-storica” della vicenda.

La necessità infatti di dare risposte “visive” alle domande che i bambini ponevano, cercando di immaginare quel piccolo mondo lontano, ci ha stimolati a cercare fotografie dell’epoca. Per questo ci siamo interfacciati con il FAST -Foto Archivio Storico Treviso che ci ha fornito appositamente alcune immagini della città di Treviso, così come era stata trovata dalla testimone alla fine della guerra. Inoltre abbiamo avuto l’opportunità di accedere all’archivio familiare della protagonista che, sorprendentemente, ci ha fornito proprio alcune foto dei momenti narrati nell’intervista e l’ultima pagella rilasciata a Fiume al termine della classe 4^.

La protagonista “nonna Pina” con i nuovi compagni della classe 5^ a Fiera di Treviso.
La maestra è la signora Maria Boccato. La “nonna Pina” è la 4^ da sinistra nella fila in piedi.
Foto tratta dall’archivio personale della signora Mirabile.

Molto utili infine si sono rivelati i siti e i documenti suggeriti nelle “Linee guida per la didattica della Frontiera Adriatica” da cui noi insegnanti abbiamo ricavato oltre che utili indicazioni per il quadro storico di riferimento, anche le cartine utilizzate nel lavoro.

In un ultimo passaggio i bambini hanno lavorato in sala computer per costruire con Google Maps la carta interattiva delle vicende vissute dalla protagonista dell’intervista.

I bambini hanno in pratica sperimentato il lavoro dello storico comprendendo l’importanza di supportare una fonte orale con altre fonti che diano riscontro a quanto narrato e l’hanno fatto senza il peso dell’astratto, perché completamente calati in una vicenda umanissima.

Si potrebbe obiettare che quella parte di storia dell’Italia porti un carico di troppo grande dolore per dei bambini, ma la narrazione incentrata sui ricordi di infanzia della protagonista ha fatto conoscere loro anche momenti belli di solidarietà e fratellanza come quelli che una Treviso uscita bombardata e distrutta dalla guerra, ha saputo comunque dare a questi esuli, accogliendoli e consentendo loro di sviluppare i propri doni per poter finalmente appartenere nuovamente ad una Comunità.

Ora i bambini si stanno preparando per i momenti ufficiali in cui dovranno presentare il proprio lavoro alla comunità e questi saranno ulteriori passi importanti e costruttivi di un’idea di Cittadinanza partecipata che come educatori dell’ I.C.5 Coletti speriamo possa accompagnarli nel loro cammino di crescita.

La piccola profuga nel 1947 arrivò nella zona tra San Lazzaro dove ebbe la prima ospitalità in via Borgo Savoia e la Chiesa Votiva dove passerà la sua vita.
Treviso, zone limitrofe alla Chiesa Votiva dopo il bombardamento, il quartiere di Sant’Antonino, 1944
fondo Album 7 aprile 1944
FAST – Foto Archivio Storico Trevigiano della Provincia di Treviso.

Inss. Anna Cremona e Tortora Elisa

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