Strategie, tecniche e buone pratiche per imparare in modo efficace
Di fronte ad un aumento significativo di supporto allo studio per i ragazzi della scuola secondaria, tra le varie richieste, emerge l’esigenza di imparare a studiare in modo efficace o meglio di adottare quelle strategie e tecniche che facilitino l’elaborazione e la comprensione delle informazioni da acquisire nel percorso di studi.
Qual è il momento e l’età giusta per iniziare a elaborare un metodo di studio personale? Come si impara a studiare? A chi chiedere supporto?
Ci sono studenti che arrivano alla fine del percorso di scuola secondaria con la sensazione di non aver mai davvero studiato in modo sistematico, improvvisando e mettendo in atto tentativi il più delle volte fallimentari, che non hanno portato ai risultati sperati e soprattutto sono stati dispersivi e faticosi da sostenere nel lungo periodo. Sebbene ci sia sempre tempo per valutare e migliorare le proprie strategie di studio, un primo approccio metodologico allo studio si dovrebbe insegnare e imparare già verso la fine della scuola primaria. Molti studenti che riportano esempi di strategie e tecniche di elaborazione del materiale di studio raccontano di averle apprese tra la fine della scuola primaria e l’inizio della scuola secondaria di primo grado (all’età 10-12 anni), quando effettivamente i contenuti di apprendimento diventano sostanziosi, complessi e diversificati, tali da richiedere un tempo di elaborazione e comprensione più lungo. Le maggiori difficoltà si riscontrano tra gli studenti del biennio di scuola secondaria di secondo grado, di tutte le tipologie di scuola (professionale, istituto tecnico, liceo) che si trovano impreparati e disorientati di fronte a una richiesta di autonomia nell’organizzazione e gestione dello studio insieme a un notevole aumento del materiale da apprendere. Studiare non è così semplice né si può ridurre a qualche ora settimanale, richiede fatica, impegno e soprattutto motivazione. Studiare è un’attività metacognitiva che coinvolge non solo le nostre facoltà intellettive, smuovendo stati emotivi che sempre di più richiedono ascolto e controllo. Lo studio occupa molto del tempo extrascolastico del discente che dopo ore trascorse a scuola desidererebbe fare tutt’altro; tale desiderio è lecito anzi dedicare del tempo libero a un interesse o passione come lo sport, la musica, l’arte, il volontariato, può essere funzionale a rafforzare abilità quali la concentrazione, l’attenzione, la gestione dell’ansia, la flessibilità mentale, fondamentali per studiare in modo consapevole, critico e produttivo. Ritornando alla nostra domanda centrale, “come si impara a studiare”, la risposta è STUDIANDO, studiando con rigore, continuità, metodo, consapevolezza e motivazione, con l’obiettivo di imparare, conoscere per formarsi e autorealizzarsi come soggettività in grado di fare scelte significative per se stessi e per la comunità di appartenenza.
Dott.ssa Elenia Peruffo
Pedagogista
eleniaperuffo@gmail.com