Un due tre… Yoga!

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Come un’antica disciplina può aiutare lo sviluppo psicofisico di bambini e ragazzi

 

Capiterà ad ogni genitore di sentirsi chiedere dal proprio figlio, dopo 8 ore seduto in classe, i compiti da controllare, lo sport, gli inviti degli amici, per “rilassarsi” la televisione o il videogioco. Lo stare in cameretta un po’ da solo, anche ad annoiarsi, non è un’opzione contemplata, quando si è abituati a ritmi veloci e stimoli, soprattutto tecnologici non sempre adatti ai bisogni reali.

Un giorno, all’uscita di scuola, mio figlio improvvisamente si siede sulla ghiaia del giardino e mi chiede di guardarlo mentre a gambe incrociate e palmi rivolti verso l’alto “fa lo yoga om”. E’ un nostro rito, quando uno dei due sta per arrabbiarsi troppo, si interrompe e fa “om”. Sono rimasta colpita dal fatto che subito si siano seduti accanto a lui, altri due bambini ad imitarlo, in modo spontaneo giocoso e naturale.

Questo episodio è stato lo stimolo per trasformare quel nostro “om” in un momento di relazione genitore figlio. Ho deciso di formarmi come insegnante Balyayoga per bambini. Dallo Yoga infatti si possono prendere in prestito quegli strumentilogo-balyayoga-con-r-centrato-ridimensionato e quei valori che possono aiutare i nostri figli a crescere in modo più armonioso e consapevole perché si fondano sul principio che le infinite potenzialità dell’essere umano si realizzano grazie all’apporto di ogni singolo livello dell’esistenza: fisico, psicologico e spirituale. Questo principio sta alla base di un completo percorso di crescita, rispettoso dei tempi fisiologici del bambino, del suo desiderio di giocare e di dare libero sfogo alla sua creatività e fantasia.

La disciplina dello Yoga insegna a percepire il proprio corpo come un insieme, in cui tutto è collegato, dal sorriso alla postura, attraverso il respiro e la sua validità è stata riconosciuta al XXIV Congresso Nazionale della Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale – Bambini di Vetro tenutosi a Caserta nel settembre del 2012, oltre che nella serie di Protocolli di Intesa fra il Ministero dell’istruzione e la Federazione Italiana Yoga. L’ultimo, rinnovato nell’agosto 2007, autorizza e spinge l’inserimento della disciplina yoga in tutte le scuole pubbliche italiane.

L’associazione “Marcovaldo” con il suo metodo Balyayoga® propone da dieci anni, alle scuole un modo nuovo di fare yoga con i bambini, avvalendosi oltre che delle competenze pedagogiche anche del gioco, della narrazione di fiabe, dell’ascolto della musica e del canto.

Lo yoga entra a scuola come un gioco senza imposizioni di regole o risultati, al contrario favorendo il rilassamento, la scoperta di sé e delle proprie facoltà. Verso la fine di ogni incontro è previsto una breve meditazione. I benefici influiscono anche sul senso di unità, all’interno del gruppo alunni e di quello alunni-insegnanti, poiché si pratica tutti insieme una graduale abitudine a percepire il proprio corpo, i propri pensieri e le proprie emozioni come i diversi aspetti di un’unica individualità. Ci si alza, ci si siede, ci si sdraia. Si fanno i giochi di squadra o a coppie, gli esercizi di riscaldamento e poi si passa ad asana selezionate appositamente per il gruppo, adatte alla fase di sviluppo dei partecipanti.

Un incontro di Balyayoga® può durare dai 30 ai 90 minuti a seconda delle età dei partecipanti. Per qualsiasi informazione: dr.ssa Serena Ventrice, Tagesmutter e insegnante Balyayoga®, ilvolo.dellacicogna@hotmail.it , www.balyayoga.it, www.yogaperbambini.it

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