La tragedia di Shakespeare Hamlet cantata con le melodie rock dei Queen e dei Rolling Stones entusiasma gli studenti. E’ stato accolto con lunghi applausi il musical Hamlet, rigorosamente in inglese, messo in scena dalla compagnia Palketto Stage al teatro S.Anna di Treviso. Numerose le classi degli istituti trevigiani che hanno potuto assistere, tra queste anche 11 classi del Max Planck. Ne parla Giulia Boffo della classe 3B Liceo delle scienze applicate del Planck.
Partecipando al musical “Hamlet” messo in scena da Palketto Stage al teatro S.Anna lo scorso 30 novembre, abbiamo capito un po’ di più il teatro di Shakespeare proprio grazie alle melodie rock. I testi del celebre drammaturgo inglese sono stati infatti proposti attraverso canzoni e coreografie molto coinvolgenti.
È tramite queste, infatti, che la compagnia inglese propone una delle tragedie anglosassoni più famose rendendola estremamente attuale: Amleto è un giovane adolescente che, dopo aver scoperto la verità sulla morte del padre, re di Danimarca, si ribella all’ipocrisia del potere e ai voleri dello zio che di fatto ha usurpato il trono. Il giovane si sente incompreso, abbandonato anche dalla madre che, rimasta vedova, si è subito risposata con il cognato. Molti sono i passaggi musicali che fanno sentire lo spettatore coinvolto: come quando, dopo aver ucciso involontariamente Polonio, padre di Ofelia, Amleto inizia a cantare l’iconica Bohemian Rhapsody dei Queen o quando, dopo la sua fuga, Ofelia, innamorata di lui, lo cerca intonando Rolling in the deep di Adele. In mezzo a tanta musica ed emozioni prende risalto quindi la frase più famosa di Hamlet: “to be or not to be- that is the question”.
Nello spettacolo a momenti di estrema tristezza si alternano, fortunatamente, passaggi più spensierati come quello in cui Amleto modifica la scenografia di uno spettacolo e, nel farla leggere all’attore principale, questo inizia ad improvvisare una divertentissima scenetta.
Uno dei personaggi più affascinanti della tragedia è la giovane Ofelia, fidanzata di Amleto, costretta però a non parlargli più. Lei ci prova ma, mossa dalla forza dell’amore, disubbidisce al volere del padre e del re. Rappresenta il coraggio al femminile, dimostra di essere indipendente almeno nel pensiero e questo è un aspetto rivoluzionario se si considera l’epoca in cui è scritto il dramma. Potrebbe essere una delle prime femministe della storia, al contrario, invece, risulta antipatica e ambigua la madre di Amleto Gertrude che sta ai voleri del nuovo marito.
La visione si è conclusa con un dibattito in lingua inglese tra gli attori e gli studenti che hanno potuto porre molte domande riguardanti sia il singolo spettacolo e la sua preparazione sia le curiosità sul lavoro degli attori che, in questo caso, girano l’Europa recitando e cantando in inglese.