Si avvicina il momento nel quale le famiglie dei ragazzi che a giugno termineranno le medie inferiori inizieranno la trafila degli incontri nelle varie scuole superiori per individuare la scelta migliore per i figli.
Mi permetto, con i miei 24 anni di esperienza quale direttore del Centro studi Paideia, di dare qualche consiglio.
In primo luogo, i genitori ricordino che la scuola sarà la “seconda casa” dei loro figli per cinque anni. Quindi, siano essi che si facciano orientare non i genitori, che a scuola non ci saranno.
In secondo luogo, invito i genitori a non seguire i propri desideri di questa o quella “carriera” per i propri figli, perché, così facendo, ipotecano la vita di un’altra persona, rischiando spesso di creare involontari danni.
Inoltre, invitate i vostri figli a guardare non tanto le numerose (e spesso fumose) proposte extra didattiche: non sono laboratori, sistemi multimediali o altro di questo genere che fa il valore di una scuola, ma lo spessore del corpo docente e chi lo guida.
L’orientamento sarebbe la soluzione più adatta, ma, soprattutto dopo il Covid, è sempre più difficile che professionisti si rechino nelle scuole medie a parlare e spiegare che cosa i ragazzi si troveranno ad affrontare dall’anno successivo.
In mancanza di questo, invito tutti a prendere in mano il numero speciale de La Salamandra, dedicato alle scuole.
In esso parlano i dirigenti scolastici e voi genitori e ragazzi potrete farvi un’idea più adatta di che cosa potrete trovare in quella o nell’altra scuola.
Buona scelta a tutti.
Delìa Andrea
Direttore del Centro studi Paideia