
I film del vvfilmf che parlano ai ragazzi
Il vvfilmf – Festival Internazionale di Cinema per Ragazzi è uno di quei posti speciali dove i film non servono solo a passare il tempo, ma a capire meglio il mondo e se stessi. Dal 10 novembre al 6 dicembre 2025, il festival ha riunito migliaia e migliaia di giovani spettatori provenienti da tutto il territorio italiano e dalle scuole italiane all’estero, scuole, docenti, registi e professionisti del cinema e della comunicazione, trasformando ogni proiezione in un’occasione di confronto e scoperta.
I film premiati e le sezioni della XV edizione
Fascia Santa Augusta (8–11 anni)
Film Vincitore: MY FATHER IS A BEAR – regia di Maks Maksimov
My Father is a Bear ha conquistato tutti per il perfetto equilibrio tra divertimento e riflessione. La protagonista ha coinvolto profondamente il pubblico, e molti ragazzi si sono riconosciuti in lei. L’orso, simpatico e affettuoso, ha fatto pensare ai nostri papà: forti, protettivi e capaci di amare in modi speciali. Tra boschi, animali e avventure emozionanti, il film ci ha fatto riflettere sull’empatia e sul rispetto verso gli altri. Un film che fa ridere, emoziona e insegna valori importanti.
Altri film in concorso:
- DREAMLAND – regia di Mohsen Enayati
- THE ANSWER TO FOREVER – regia di Zheng Yunchang
Fascia Monte Baldo (11–13 anni)
Film Vincitore: MY FRIEND – regia di Alexander Sukharev
Un film che parla direttamente ai ragazzi affrontando temi come amicizia, inclusione, bullismo e gelosia. My Friend mostra quanto sia difficile fare scelte giuste, allontanarsi dai gruppi sbagliati e avere il coraggio di difendere chi è in difficoltà. I personaggi, in particolare Pasha e Kolya, sono veri e credibili. La storia, divisa in capitoli come un libro, è intensa e memorabile e ci ricorda che l’amicizia vera può superare qualsiasi ostacolo.
Altri film in concorso:
- THE BANANA GARDEN – regia di Reza Keshavarz Hadad
- THE MYSTERY OF THE BLACK HAND – regia di Vsevolod Aravin
Fascia Monte Pizzoc (13–16 anni)
Film Vincitore: LEGENDS FROM THE PAST – regia di Ivan Sosnin
Questo film è stato premiato per la delicatezza con cui intreccia la storia di una famiglia con la memoria di un popolo. Le tradizioni non sono raccontate come qualcosa di lontano, ma come un seme che continua a crescere nel presente. Attraverso scenografie suggestive e un’atmosfera sospesa tra realtà e leggenda, il film ci fa capire che prendersi cura dell’ambiente significa anche prendersi cura delle relazioni e delle proprie radici.
Altri film in concorso:
- IL MIGLIORE DEI MALI – regia di Violetta Rovetto
- MY LITTLE MOON – regia di Ali Atshani
Fascia Monte Visentin (dai 16 anni)
Film Vincitore: ABOUT LUIS – regia di Lucia Chiarla
About Luis è stato premiato per il coraggio di raccontare il bullismo attraverso lo sguardo dei genitori. Luis diventa il simbolo di tanti ragazzi che chiedono solo di essere ascoltati. Ambientato quasi interamente in un taxi, il film trasmette il senso di smarrimento di una famiglia che cerca risposte. Uno zaino diventa simbolo di identità e libertà di essere se stessi. Un film essenziale e potente, che parla al cuore.
Altri film in concorso:
- ARMCHAIR TRAVELLER – regia di Rebeka Herron
- BIRD BOY – regia di Savely Osadch
Premio della Giuria di Qualità
Film Vincitore: THE ANSWER TO FOREVER – regia di Zheng Yunchang
Un film poetico e commovente che racconta la perdita, l’amore e la forza dei legami. La storia di una bambina e della sua nonna adottiva è narrata con delicatezza, unendo realtà e fantasia. Il viaggio alla ricerca del “Frutto dell’Eternità” diventa un percorso di crescita interiore, dove la meraviglia aiuta ad affrontare il dolore.
Menzione Speciale: MY FRIEND – regia di Alexander Sukharev
Premiato anche per la sua capacità di raccontare l’amicizia e la memoria come qualcosa che resta con noi per tutta la vita
Premio POLOMARCONI.IT
Film Vincitore: ARMCHAIR TRAVELLER – regia di Rebeka Herron
Un film che riflette sulla solitudine, sull’uso della tecnologia e sul bisogno di connessioni autentiche. Charlie vive isolato nel suo mondo digitale, ma scopre che il viaggio più importante è quello interiore. Il film ci ricorda che la tecnologia deve unire le persone, non sostituire le relazioni vere.
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