Giornate FAI di Primavera al Riccati-Luzzatti

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Quasi 900 visitatori accolti da studenti “ciceroni”

Studenti ciceroni accolgono i visitatori al Riccati-Luzzatti durante le Giornate FAI

Ha riscontrato un vero successo l’apertura alla cittadinanza dell’Istituto Riccati-Luzzatti in occasione delle Giornate di Primavera promosse dal Fai, il 22 e 23 marzo. Si sono presentate infatti quasi 900 persone davanti al portone appena restaurato della sede di piazza Vittoria, per visitare l’edificio e i suoi patrimoni. Ad accoglierle sono stati le rappresentanti del Fondo Ambiente Italiano e alcuni studenti, apprendisti Cicerone, che hanno dato la loro disponibilità per accompagnare gli astanti in un tour. L’itinerario era scandito da diverse pause davanti alle attestazioni più significative dei cent’anni di scuola.
La stessa dirigente, Francesca Mondin, ha aperto le porte della sala presidenziale e ha intrattenuto i gruppi con vari aneddoti. Curiosa la storia del pavimento, un tempo di legno: gli alunni entravano in punta di piedi, con soggezione, nel totale silenzio, in cui si percepiva solamente il calpestio delle loro scarpe.
“La manifestazione – ha dichiarato la dirigente Mondin – ha permesso di accrescere in noi il senso di appartenenza all’istituto e di esprimere il nostro affetto nei confronti dei luoghi che quotidianamente ci accolgono. Abbiamo aperto la sede storica alla cittadinanza e accolto quasi 900 visitatori che hanno potuto ammirare l’edificio che ospita i nostri allievi in piazza della Vittoria. Molti dei visitatori erano ex studenti cha hanno avuto l’occasione di ripercorrere i luoghi che li avevano visti adolescenti. Numerosi sono stati gli aneddoti che ci hanno raccontato, arricchendo le nostre conoscenze sulla storia dell’istituto”.

Le tappe più apprezzate del percorso storico

Studenti ciceroni accolgono i visitatori al Riccati-Luzzatti durante le Giornate FAI

Lungo il percorso proposto ai visitatori è stata particolarmente ammirata la scultura di Antonio Carlini che rappresenta la testa di Jacopo Riccati al quale l’istituto è stato dedicato nel 1885. Pure i Registri scolastici di inizio secolo hanno attirato l’attenzione di donne e uomini di tutte le età. Ad incantare i presenti è stata poi l’Aula Storica, l’unica originale nella provincia di Treviso. E ancora l’Aula Magna, inaugurata nel 1938 alla presenza del ministro dell’educazione nazionale, Giuseppe Bottai. Sulle sue pareti sono ancora appese le mappe che descrivono le quattro fasi principali dell’espansione dell’Impero romano. E per finire la biblioteca, dedicata a Quintino Sella, contenente 16.000 libri, molti dei quali risalenti all’Ottocento.
“Un sentito ringraziamento – ha concluso la dirigente – va alla prof.ssa Nicoletta Penati che si è fatta promotrice dell’iniziativa e che, con il prezioso aiuto dei professori Francesca Bustaffa, Cinzia Carollo, Costantina Esposito, Carlo Fassetta, e Paolo Zaja, ha coordinato la preparazione e l’affiancamento dei nostri studenti nei ruoli di ciceroni e accompagnatori. Si ringraziano anche i tecnici e i collaboratori scolastici che hanno contribuito al buon esito della manifestazione. Si ringraziano inoltre i responsabili del FAI che hanno creduto nella valenza culturale dell’apertura della sede storica del nostro istituto. Un plauso speciale va ai nostri studenti ed ex studenti che hanno assolto con maturità e competenza comunicativa i ruoli loro assegnati, ricevendo numerosi complimenti da parte dei visitatori e dei responsabili del FAI.

La storia dell’Istituto Riccati-Luzzatti

L’edificio fu inaugurato l’11 novembre del 1923 e fu costruito per rispondere all’esigenza di creare nuovi spazi, perché la scuola, nata nel 1869 a Palazzo Scotti con soli 18 studenti, crebbe rapidamente. Il Riccati rimase l’unico istituto tecnico di Treviso fino al secondo dopoguerra.

Offriva tre indirizzi di studio: Agronomia e Agrimensura; Commercio, Amministrazione e Ragioneria, e Costruzioni e Meccanica. Dal 1871 la Sezione Costruzioni e Meccanica fu sostituita dalla Sezione Fisico-Matematica, che fu poi soppressa dalla Riforma Gentile del 1923, dando vita al Liceo Scientifico. Grazie a questa sezione, l’Istituto conserva ancora oggi la sua preziosa collezione storica di strumenti scientifici.

Nel 1912 iniziò la progettazione della nuova sede per l’istituto, affidata all’ingegnere municipale Remo Milani, i cui disegni originali sono ancora conservati dalla scuola. La nuova struttura venne edificata in piazza Bressa (oggi piazza della Vittoria), nell’area della Caserma Zambeccari, già ex Chiesa di Santa Maria del Gesù.

L’inaugurazione avvenne l’11 novembre 1923, ma la costruzione non era completa: mancavano il corpo di fabbrica a sud, che avrebbe ospitato la grande Aula Magna (completata nel 1938), alcuni laboratori e due ampliamenti realizzati negli anni Sessanta. La facciata principale, quella più curata architettonicamente, presentava elementi romanici con una leggera impronta industriale, come indicato nel primo Annuario della scuola.

Nonostante i numerosi interventi successivi, molti ambienti e elementi caratteristici dell’edificio originario, come l’atrio d’ingresso e l’ampio scalone, sono ancora ben conservati.

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