

Come riconoscere le fake news online
Sicuramente vi è capitato di cercare notizie online su qualsiasi tipo di argomento, con la grande probabilità di incappare in siti poco affidabili.
Oggi più che mai è importante verificare che la fonte delle informazioni sia affidabile. Alcuni elementi chiave per accertarlo sono il nome del sito (che a volte è verosimile), non fermarsi alla lettura del titolo della notizia, che di solito vuole attrarre attraverso parole clamorose, verificare chi sia l’autore e la data (alcune notizie circolano in rete per anni e vengono confuse con l’attualità).
Fake news e i rischi per la salute
Notizie fuorvianti e prive di riscontri scientifici possono mettere anche a serio repentaglio la vita stessa dei cittadini: sono le cosiddette “Fake news”.
Vi segnaliamo quindi un sito gestito dall’Istituto Superiore di Sanità, nato per fornire informazioni aggiornate, indipendenti e certificate sugli stili di vita, sull’alimentazione, sull’ambiente, sulle malattie e sui disturbi che provocano, sulle cause che le determinano e sulle cure disponibili.
Il sito ISSalute per verificare le informazioni
Per sfatare molte “bufale” e falsi miti circolanti in tema di salute, in un’apposita sezione in continuo aggiornamento, sono raccolte informazioni ingannevoli, corredate dalle spiegazioni scientifiche che ne dimostrano l’infondatezza e che vi permette di confrontarvi con la maggioranza delle false credenze che circolano.
Il link è: https://www.issalute.it/index.php/falsi-miti
Esempi di falsi miti da sfatare
Bere alcol aiuta a scaldarsi?
È sbagliato pensare che l’assunzione di bevande alcoliche possa aiutare a riscaldarsi e a combattere il freddo. Si tratta infatti solo di una sensazione temporanea di calore.
Bere alcolici non difende dal freddo, né aiuta a riscaldarsi. La percezione di calore prodotta dall’alcol è dunque solo momentanea e cutanea, avvertita cioè solo in superficie. Questo avviene perché l’alcol è un potente vasodilatatore. L’alcol, dunque, appena ingerito, provoca una reazione del tutto contraria al riscaldamento: i vasi sanguigni superficiali si dilatano, il sangue scorre più facilmente a livello superficiale e delle estremità (mani, piedi, viso…), la pressione corporea, dopo un primo innalzamento, si abbassa, il calore si disperde all’esterno (ipotermia). Dopo aver bevuto alcolici, quindi, la dilatazione dei vasi sanguigni non solo dura poco tempo, ma fa sì che il corpo, disperdendo calore all’esterno, si raffreddi ancora più velocemente.
È vero che se fumo sigarette leggere, sigari o pipa non corro rischi per la salute?
Il termine “leggero” applicato alle sigarette è fuorviante. Infatti, i danni alla salute che possono derivare dal consumo di questo tipo di sigarette, così come dall’uso di sigari o pipa, sono tutt’altro che leggeri e non differiscono in modo significativo dai danni arrecati da qualsiasi altro tipo di fumo.
L’idea che le sigarette “leggere” facciano meno male spinge spesso a fumarne un numero maggiore. Alcune ricerche hanno dimostrato, inoltre, che chi utilizza le sigarette leggere inspira con maggior forza e più a lungo, aumentando quindi i livelli di nicotina e altre sostanze nocive nel sangue.
Alla luce di queste considerazioni, l’Unione Europea, nel 2003, ha imposto di eliminare dai pacchetti la scritta “leggera”. Tuttavia, esistono ancora caratteristiche del pacchetto, come i colori chiari o attenuati, che inducono il consumatore in errore, portandolo a credere di fumare un prodotto meno dannoso.
Anche chi non aspira il fumo di tabacco, perché fumatore di sigaro o pipa, è tutt’altro che esente da gravi rischi per la salute. Al fumo di sigaro e pipa sono, ad esempio, fortemente associati i tumori della bocca, la cui cura, quando possibile, può essere estremamente invasiva e dolorosa. In Italia, questo tumore rappresenta, globalmente, il 4% di tutti i tumori maligni nell’uomo e l’1% di quelli delle donne. Il tasso di mortalità a 5 anni è di oltre il 70% ed è in lento, ma costante aumento in tutte le età.
Il ruolo della tecnologia nella disinformazione
I deep fake, invece, sono video (e non solo) falsi, generati dall’intelligenza artificiale, sempre più diffusi, convincenti e pericolosi, in quanto capaci di condizionare l’opinione pubblica.
Un problema, quello della disinformazione, tanto rilevante da spingere autorità e istituzioni a normare il settore, oltre che a informare il grande pubblico.
Progetti di promozione della salute per le scuole
Questo importantissimo argomento è trattato all’interno di diversi progetti di promozione della salute diffusi dal Servizio di promozione della salute dell’AULSS 2 Marca trevigiana, nell’ambito del programma regionale “Scuole che promuovono salute”, come ad esempio il modulo di “educazione all’uso corretto dei social con la peer education” e il Laboratorio regionale sugli stili di vita – nuove tecnologie di Ca’ Dotta-Sarcedo, al quale accedono numerose classi del nostro territorio sia in presenza che online.