DCA, la testimonianza di Agnese
Sono numerose le difficoltà del percorso terapeutico: l’immobilità e lo stallo all’interno della cura, la lotta contro le resistenze e le difese, la paura di non farcela a guarire. Questi vissuti accompagnano il soggetto attraverso il suo cammino terapeutico insieme alla consapevolezza che qualcosa piano piano sta cambiando.
La testimonianza di Agnese è un messaggio di solidarietà e di speranza che invita a non desistere, a non mollare il proprio percorso di cura anche quando si presenta scomodo è difficile.
La guarigione da una qualsiasi forma di sofferenza psichica, compreso un Disturbo del Comportamento Alimentare, è un processo lento, lungo e non sempre lineare.
Mi viene da paragonarla a una distesa d’acqua, a volte all’apparenza piatta e liscia, ma con un continuo moto nelle sue profondità, altre volte un alternarsi di alte e basse maree.
La guarigione è qualcosa che accade, quasi non te ne accorgi, è un continuo procedere.
Un giorno ti alzi e lì, dove una volta c’era un vuoto bisognoso di essere immediatamente riempito e soffocato perché troppo pesante, ora è presente un leggero senso di spaesamento positivo; in quello stesso vuoto – ma diverso – alberga un vago sentimento di malinconia misto a un desiderio nuovo di cose belle; una timida curiosità inizia a mettere radici.
La guarigione la riconosci quando torni a desiderare e capisci che la spinta che tende verso qualcosa di più grande va custodita.
Non si tratta più di un vuoto da uccidere, ma da proteggere e interrogare attraverso la cura.
Con la calma, la pazienza e la passione che richiedono le attenzioni più amorevoli ci si può riscoprire e ricostruire; con coraggio frugare tra le pieghe della propria identità e ristabilire i punti certi su cui vogliamo poggiare la nostra persona.
La cura è come una base melodica che ci accompagna interiormente sulla quale possiamo comporre il nostro canto e, come afferma Jovanotti in una recente canzone, “se trovi la tua voce sarà un piacere anche cantare in coro”.
Puoi non credere nella guarigione e nella cura ma come il mare, prima o poi, restituisce quello che in esso è caduto, così anche tutto il proprio impegno e sforzo verrà riconosciuto.
Agnese
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