Sul podio il Veneto e la Sicilia
Sabato 12 ottobre il Premio Letterario Gambrinus Mazzotti Giovani, promosso dall’Associazione “Premio Letterario Giuseppe Mazzotti” ODV in collaborazione con il CAI – Club Alpino Italiano, sostenuto dalla Camera di Commercio di Treviso e Belluno|Dolomiti e riservato agli studenti delle scuole superiori nazionali, croate e slovene (di lingua italiana), ha incoronato i vincitori della 17esima edizione a Treviso, nell’Auditorium della Fondazione Cassamarca: sono stati assegnati i tre premi previsti per la Sezione Letteraria e altrettanti per la Sezione Multimediale, insieme al Premio Speciale della Camera di Commercio di Treviso – Belluno|Dolomiti, destinato sia ad un elaborato della Sezione Letteraria sia ad uno della Sezione Multimediale, e al Super Premio dei Giovani Lettori, attribuito con spoglio in diretta ad un elaborato scritto e ad un video.
In questa 17esima edizione gli studenti sono stati invitati a sviluppare il tema “Artigianato. Plurale e femminile”, scoprendo storie ed esperienze di creatività professionale che abbiano come protagoniste le donne o gruppi di persone unite dalla passione per il lavoro manuale e impegnate a dare continuità agli antichi saperi. Hanno partecipato 33 elaborati letterari e i 17 video, prodotti da studenti degli istituti d’istruzione superiore di tutto il territorio italiano, dal Trentino – Alto Adige alla Sicilia.
I vincitori. Sono stati ben 12 i premi consegnati nel corso della cerimonia della 17esima edizione del Premio Letterario Gambrinus Mazzotti Giovani, e le regioni più rappresentate sul podio sono state il Veneto (7 premi) e la Sicilia (2 premi), seguite dal Trentino – Alto Adige (un premio).
Nella Sezione Letteraria si sono distinti Davide Rossi della 4^ D del Liceo Artistico “Bruno Munari” di Vittorio Veneto, con “Intelligenza artigianale” (primo classificato), un racconto che contrappone l’abilità manuale e la creatività, Giacomo Bardella della 5^ M Sistema Moda dell’Istituto “Scarpa-Mattei” di San Donà di Piave, con “Pater, panem” (secondo), un testo che esalta la preziosità di un’attività semplice come preparare il pane, e Simone Blasco della 4^ Cs del Liceo “Archimede” di Acireale, Catania, con Eredità” (terzo), una poesia in cui si esalta il ruolo delle donne custodi di antichi saperi e segreti. Per la Sezione Multimediale si sono classificati Alessio Fornasier con Sofia Bonino, Emma Pilat, Giulia Chies della 4^ C del Liceo Artistico “Bruno Munari” di Vittorio Veneto, con “Sartè – La bottega del reinventarsi” (primi), videointervista alla titolare della bottega sartoriale di Vittorio Veneto, Angelica Patron della 4^ A Turistico dell’Istituto “8 Marzo – Konrad Lorenz” di Mirano, con “Essere donna” (seconda), un video emozionale che accosta riprese, disegni e foto d’epoca, e Carlo Musmeci con Elisa Altana, Gabriele Ardizzone, Serena Leonardi, Sara Romeo, Nicoletta Sorbello e Alessia Vasta della 4^ C del Liceo “Archimede” di Acireale, Catania, con “Neviere. Granite e donne straordinarie: le “etnee” custodiscono segreti e antiche tradizioni” (terzi), un lavoro che racconta la storia della bisnonna Giuseppina, nivarola che trasformava la neve dell’Etna in golose granite, e della pronipote che ne porta avanti l’attività.
Accanto ai premi tradizionali, dalla scorsa edizione è stato introdotto il Premio Speciale della Camera di Commercio di Treviso – Belluno | Dolomiti: per la Sezione Letteraria è stato assegnato ex aequo a Chiara Merler della 5^ D del Liceo Linguistico “Alessandro Vittoria” di Trento con “La tessitrice dimenticata”, dedicato allo spirito imprenditoriale di un’artigiana del Seicento, e a Emma Piazza della 4^ C del Liceo Artistico “Bruno Munari” di Vittorio Veneto, con “La bottega di cera”, un testo in cui l’autrice racconta la scoperta di un negozio artigianale di candele in cui trova originali pensieri natalizi per le amiche. Per la Sezione Multimediale, invece, il riconoscimento è stato destinato ex aequo ad Alberto James Grando con Pietro Della Giustina della 3^ D del Liceo Artistico “Bruno Munari” di Vittorio Veneto, con “St. Georges, dalle donne… per le donne”, racconto di un’impresa familiare attraverso le voci delle donne delle generazioni che si sono succedute, e ad Alessandro Ditaranto con Liliana Catalano, Marii Mezak, Menahel Farooq, Silvia Cantele della 4^ AL dell’Istituto “Carlo Rosselli” di Castelfranco Veneto, con “Lo spirito artigiano”, video dedicato alle donne artigiane di Bassano del Grappa.
Nel corso della cerimonia, inoltre, è stato attribuito il Super Premio dei Giovani Lettori, assegnato da una giuria formata da 50 studenti selezionati all’interno della Consulta provinciale degli studenti, 30 trevigiani e 20 bellunesi, con spoglio in diretta: il premio, un tablet di ultima generazione, è stato vinto da Davide Rossi con “Intelligenza artigianale” (Sezione Letteraria) e da Carlo Musmeci, Elisa Altana, Gabriele Ardizzone, Serena Leonardi, Sara Romeo, Nicoletta Sorbello e Alessia Vasta con “Neviere”. (Sezione Multimediale).
L’elevata qualità dei lavori partecipanti ha giustificato la segnalazione di alcune opere: nella Sezione Letteraria “Lena e il pettirosso” di Giulia Giorgia Dediu e “Le vetraie ribelli” di Noemi Polli, entrambe della 5^ AE dell’Istituto “Arturo Martini” di Schio; nella Sezione Multimediale “Il potere delle donne” di Francesca Andriano della 3^ B del Liceo Scientifico “Archimede” di Acireale, Catania, e “L’artigianato oggi” di Igmire Hanan della 3° AE dell’Istituto “Arturo Martini” di Schio.
Il tema della 18esima edizione. Per l’anno scolastico 2024/2025 il Premio Gambrinus Mazzotti Giovani propone di riflettere su un altro tema molto caro a Bepi Mazzotti, la montagna, raccontando l’emozione e il desiderio di conoscerla.
“La montagna non è solo nevi e dirupi, creste, torrenti, laghi, pascoli. La montagna è un modo di vivere la vita. Un passo davanti all’altro, silenzio tempo e misura”: mutuando le parole dello scrittore Paolo Cognetti, gli studenti sono invitati a guardare alla montagna come paesaggio “naturale”, con le sue foreste, le casere solitarie e gli animali al pascolo, le pareti di roccia e i torrenti di acqua fresca, ma anche come spazio che l’uomo ha abitato grazie a un lungo adattamento e un misurato uso delle risorse. La montagna come luogo di fatica, scoperta e contemplazione, dimensione da attraversare, dove la natura impone la sua bellezza ma incute soggezione e rispetto, sentimenti che si vanno smarrendo nel cuore dell’uomo.
Per informazioni: www.premiomazzotti.it