Il mix energetico del Fenice Green Energy Park
Il 20 aprile, Giornata mondiale della Terra, l’Energy Team del nostro istituto, Giorgi Fermi di Treviso, ha vissuto un importante momento di formazione, grazie alle attività promosse dalla provincia di Treviso nella Green Schools Competition XI. L’incontro si intitolava “Mix Energetico”, e il relatore era Mattia, del Fenice Green Energy Park di Padova.
In un primo momento formativo abbiamo ricordato che per “riscaldamento globale”, si intende l’innalzamento delle temperature medie annuali. L’accumularsi di questi incrementi porta a un forte squilibrio sul lungo termine, chiamato anche cambiamento climatico. Paradossalmente gli stati “sviluppati” causano il cambiamento climatico, e gli stati in via di sviluppo soffriranno maggiormente delle conseguenze. (per chi vuole approfondire consigliamo questo video: https://www.youtube.com/watch?v=haBG2IIbwbA&ab_channel=NASAClimateChange
Ci siamo mai chiesti da dove viene l’energia che usiamo? In questo link che ci ha mostrato Mattia (https://www.electricitymap.org) è possibile vedere la mappatura dell’impatto climatico dell’elettricità utilizzata nelle diverse aree, in base alle quantità di gas serra emessi per ogni unità di elettricità consumata lì. Colori più verdi significano un consumo di elettricità più favorevole al clima. Troppe sono le aree geografiche che ancora utilizzano con percentuali alte, energia prodotta in maniera non sostenibile.
COSA POSSIAMO FARE NOI? Le fonti rinnovabili sono senza dubbio un’ottima alternativa alla produzione di energia con combustibili fossili, una delle cause di maggiori emissioni di gas serra che provocano il riscaldamento globale, ma potrebbe non essere sufficiente se usate singolarmente. Maggiore potenzialità ha invece IL MIX ENERGETICO, cioè l’insieme di fonti energetiche primarie utilizzate per la produzione dell’energia elettrica. Accompagnati dai docenti Frasson, Davanzo e Di Venere, dopo un momento formativo, ci siamo cimentati con la creazione di un mix energetico di fonti rinnovabili, e imparato come conservarlo con un accumulatore a idrogeno.
Al termine dell’incontro abbiamo intervistato l’educatore Mattia, il prof. Davanzo dell’Energy Team, Sara Gonzales, rappresentante di istituto e membro dell’Energy Team, e altri partecipanti. Ecco cosa ci hanno raccontato.
Mattia (educatore Fenice Green Energy Par, ndr), perché è importante fare questa esperienza negli istituti superiori?
Perché credo che i ragazzi in questa età abbiamo bisogno di tanti stimoli per capire dove riescono meglio, cosa gli piace di più, che li possa indirizzare anche negli anni futuri.
I campi delle energie rinnovabili e delle energie in generale sono in piena crescita e questi ragazzi sono il futuro, ed è giusto che abbiano la possibilità di sperimentare e la possibilità di scegliere in modo consapevole quello che sarà il loro futuro e che poi è collegato anche al nostro futuro.
Prof. Davanzo (Energy Team, ndr), cosa ne pensi di questa esperienza?
È molto formativa per gli alunni, molto pratica e molto divertente, quindi utile. I ragazzi sicuramente acquisiscono competenze sulle fonti rinnovabili che non farebbero nell’orario curriculare.
Sara, (rappresentante d’istituto ed Energy Team, ndr) cosa ha portato di positivo questa esperienza?
Innanzitutto voglio dire che penso che progetti del genere debbano essere portati molto più spesso nelle scuole, perché comunque è un modo per sensibilizzare sia gli studenti che i professori, e poi servono anche a portare un messaggio a casa, perché, ovviamente, quando uno studente torna a casa racconta quello che succede. Dunque credo che a tutti quelli che hanno partecipato oggi questa esperienza abbia dato qualcosa di positivo e comunque abbia lasciato un messaggio positivo sia per le cose che abbiamo imparato rispetto all’ambiente, a quello che sta succedendo anche di attualità. Quindi è un argomento molto molto giovane e credo che ci abbia portato anche un senso di collaborazione molto alto ed aiutato a capire l’importanza della varietà delle risorse rinnovabili che possiamo sfruttare.
Christian ed Elia, oggi per la prima volta avete usato un accumulo di energia ad idrogeno. Come funziona? Chi usa i pannelli solari e vuole davvero staccarsi dalla rete deve poter generare energia anche senza sole, e conservare quella che non serve. Oggi invece noi abbiamo accumulato l’energia prodotta da un pannello fotovoltaico in miniatura con un accumulatore a idrogeno. La batteria all’idrogeno usa l’energia solare in eccesso per elettrolizzare l’acqua, liberando ossigeno e immagazzinando l’idrogeno. E’ stato bello vedere cosa ci aspetta, anche a livello domestico, nel prossimo futuro.
Ciao Albion e Safa, alcuni di voi sono già al terzo anno dell’Energy Team, cosa avete imparato in questa esperienza oggi? Abbiamo imparato come produrre l’energia in altri modi, non utilizzando i combustibili fossili, essendo che emanano più CO2 rispetto a queste imparate oggi.
Venire a questi incontri a volte è faticoso, soprattutto se sono nel pomeriggio, cosa pensate possono dare in più al vostro percorso in questa scuola? Per aiutarci con il nostro bagaglio culturale, ci aiutano assolutamente ad avere molte più conoscenza dell’inizio e possiamo anche crescere come persone, anche perché ci sono degli scambi con competenze di altri studenti che frequentano altri indirizzi che noi non abbiamo e viceversa.
Carlo, cosa abbiamo fatto con questo kit? Siamo andati a simulare con un’esperienza di laboratorio le varie apparecchiature e sistemi impiantistici semplici che potremmo trovare anche all’interno di un ambiente domestico. In questo caso siamo andati ad utilizzare un piccolo pannello fotovoltaico in combinazione con una batteria ad accumulo a cella combustibile, che ci permette di capire e analizzare come anche nella vita reale all’interno di un sistema domestico si può conservare energia.
Mattia resistenze in serie o parallelo: quando si usano? Dipende da cosa si vuole ottenere: si preferisce il parallelo quando si vuole avere più corrente e mantenere la stessa tensione, in serie invece quando si vuole aumentare la tensione però la corrente diminuisce.
Grazie a tutti i ragazzi dell’Energy Team che si mettono in gioco con passione e responsabilità per un mondo migliore, a tutti i docenti dell’Energy Team per il tempo e le competenze che mettono a disposizione degli studenti, alla provincia di Treviso, che sostiene con lungimiranza queste iniziative, e alla Dirigente, prof.ssa Giuliana Milana, per il continuo supporto a questo progetto.