Scelta.
Che ansia!
Scelta è una parola che porta con sé una lista di concetti altrettanto pesanti: dubbi, angosce, aspettative.
Come ci comportiamo di fronte alle scelte che la vita ci mette davanti? Se lo sono chiesti anche i filosofi, per cui probabilmente è una buona domanda. C’è chi è più razionale, chi è più emotivo; chi valuta e pondera, chi invece si butta ad occhi chiusi.
Moralisticamente parlando, si potrebbe dire che poco importa cosa o come si prende una decisione; l’importante è assumersi le responsabilità che dipenderanno da quella determinata scelta, senza rimorsi e rimpianti. Difficile? Non dovrebbe risultarlo se ci si ricorda delle convinzioni che hanno portato alla fatidica decisione oppure anche se non dimentichiamo lo stato d’animo che ci ha attraversati in quel preciso momento.
A ben pensarci, la difficoltà intrinseca al concetto di scelta ruota attorno alla parola “futuro” e all’incertezza che lo permea; elementi che vanno a braccetto con la paura dell’ignoto e quella certa sensazione di non riuscire ad avere le cose sotto controllo.
Rassicuriamoci, però! Così come i grandi temi e gli interrogativi della filosofia non hanno tempo né luogo ma appartengono al genere umano in quanto tale, così l’incertezza è un tratto distintivo di chiunque. L’incertezza è fisiologica, si impone di fronte a ciascuno di noi, dal più intimorito al più spavaldo. Ciò che cambia da individuo a individuo è piuttosto il peso che le si attribuisce, la paralisi o lo slancio creativo che si possono provare ed esperire nel fronteggiarla.
Rassicuriamoci anche pensando che qualsiasi sia la strada che sceglieremo di percorrere, in fondo a noi stessi sentiremo che l’abbiamo scelta per il nostro bene. Chi sceglierebbe di affondarsi, di auto sabotarsi o di farsi del male? E se per qualche ragione in futuro ci dovessimo rendere conto di avere mal scelto, o che il percorso intrapreso non corrisponde più alla nostra persona malgrado le buone premesse, ci sarà sempre modo di correggere il tiro. La vita è continuo movimento e non manca mai di chiamarci a fare i conti con noi stessi.
Un nuovo bivio si presenterà allora inevitabilmente di fronte a noi, grande o piccolo che sia ma con il suo carico di dubbi, angosce e aspettative sopra citate. Eppure di volta in volta avremo a nostro favore maggiore conoscenza di noi stessi e maggiore consapevolezza delle nostre capacità, dei nostri limiti e soprattutto delle nostre voglie.
Quindi buona scelta a tutti e a tutte!