Suggerimenti di una Salamandra

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La Salamandra. Un titolo che, di primo acchito, può sembrare abbastanza buffo per una rivista ma che in realtà può nascondere un significato di una potenza disarmante. Perché? – vi starete chiedendo. Cosa potrà mai significare un animale talmente piccolo?

Le diverse leggende a tal riguardo narrano che le salamandre fossero in grado di vivere nel fuoco e che, in caso di necessità, fossero capaci di estinguere le fiamme già solo attraversandole. Stando a quanto scrive Plinio il Vecchio nel suo trattato naturalistico Naturalis Historia, «Questo animale, di forma simile alla lucertola, pieno di stelle, non appare mai se non nel tempo delle forti piogge e scompare quando fa bel tempo. […] ed è tanto freddo che al suo contatto il fuoco si estingue non diversamente dall’effetto prodotto dal ghiaccio». Ne Il libro degli esseri a malapena immaginabili (2012) Caspar Henderson racconta che la locuzione sam-andaran significa letteralmente fuoco interno in lingua persiana. Dal canto suo, Brunetto Latini, nella sua opera duecentesca Il tesoro, narra che la salamandra «vive in mezzo alla fiamma del fuoco senza dolore e senza danni al suo corpo, ma spegne il fuoco grazie alla sua natura», mentre Paracelso la descrive come un essere elementale appartenente al regno delle fiamme. Molti sono gli esempi che si potrebbero ancora annoverare: la salamandra è da sempre oggetto di una specifica simbologia da cui per secoli filosofia, alchimia, araldica, architettura e branche sempre più diversificate di discipline hanno attinto i significati per declinarli nelle loro trattazioni.

Ma a ben guardare, se da un lato tali credenze risultano affascinanti agli occhi degli interessati, dall’altro i riscontri scientifici hanno evidenziato delle differenze sostanziali: la pelle umida di questi anfibi li rende estremamente vulnerabili sia al calore che al disseccamento, palesando una fragilità intrinseca che ne caratterizza l’esistenza. Ed è in questa vulnerabilità che la vita delle salamandre prosegue, inconsapevolmente delicata e al contempo inconsciamente resistente. Sì, perché nonostante le credenze tradizionali e le leggende popolari vogliano le salamandre esseri inespugnabili ed incorruttibili, la realtà ci spiega che questi piccoli animali vivono in un fragile e volubile equilibrio dove a fungere da ago della bilancia è la capacità di sopravvivenza in un ambiente che sta mutando, inafferrabile, alla velocità della luce. Forza e vulnerabilità coesistono in un corpo solo. Ed è in questa condensazione di contrari che possiamo individuare un sottile filo rosso che collega le narrazioni popolari alla realtà biologica: il fuoco a cui sopravvive la salamandra è il fuoco delle difficoltà, delle minacce, della paura di un mondo ostile e mutevole cui adattarsi; ma è al tempo stesso il fuoco che si estingue al passaggio dell’anfibio, che si spegne con la tenacia vulnerabile di chi, pur nelle difficoltà, prova ad uscirne vincitore.

È un po’ ciò che viene chiesto a tutti noi esseri umani sin da quando nasciamo: crescere ed affrontare le sfide che la vita ci pone davanti, pur con le fragilità e le vulnerabilità che ci caratterizzano. Senza pretese di sorta siamo chiamati a combattere le nostre personali battaglie: chi da solo, chi con l’aiuto di sostenitori fidati che, al nostro fianco, sfidano le nostre e le loro paure. Non senza difficoltà: ognuno di noi assume il suo ruolo in questa ardua impresa, ritrovandosi ad affrontare gli ostacoli che quotidianamente intervengono lungo la strada e che rendono il sentiero più ripido e scosceso. Talvolta può risultare complicato raggiungere la vetta, spesso si incorre in una battuta d’arresto o in qualche scivolone, alcune volte la vergogna per i fallimenti ci attanaglia, altre ancora la rassegnazione ci frena; ma senza indugio siamo chiamati a riprendere il tragitto fino al nostro personale traguardo da dove, indubbiamente, il paesaggio sarà straordinario.

La salamandra è quanto di più vicino a noi possa esistere. Siate dunque come lei: forti e tenaci pur senza temere la vulnerabilità, perché è ciò che ci rende umani, autentici e splendidamente imperfetti.

Il gruppo dedicato ai genitori lo trovate qui: https://www.facebook.com/groups/tiascoltoulss2
Se volete contattarci scrivete a tiascolto@aulss2.veneto.it

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